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La ex di Lavezzi: “Menzogne, non mi hanno sfrattata. Prima di me il Pocho non era nessuno”

Yanina Screpante

La modella ed ex compagna del Pocho ha raccontato la sua verità negli studi di LAM. Ha spiegato anche perché ha chiesto a Lavezzi un risarcimento di 15 milioni di euro.

Redazione Golssip

Yanina Screpante ha difeso la sua verità in occasione del programma televisivo "LAM", dopo le notizie uscite in merito all'udienza in tribunale per l'appartamento di Ezequil Lavezzi: "Tutto quello che dicono dall'altra parte (ieri erano ospiti nel programma gli avvocati di Lavezzi) è una menzogna e contro di me esercitano la violenza mediatica. Non mi hanno mai sfrattato. Quando ho chiesto l'attribuzione dell'alloggio, ho aspettato che un giudice prendesse la decisione. Me ne sono andata per un accordo. Non c'era problema, stavamo aspettando la sentenza del tribunale per lasciare l'abitazione. Quello stesso giudice ha detto che dovevamo lasciarla e lo abbiamo fatto".

Yanina Screpante

La ex compagna del Pocho ha anche spiegato perché ha deciso di chiedergli un risarcimento di 15 milioni di euro. Yanina avrebbe rinunciato a tutto per lui, carriera compresa: "Se cercavi su Google, nel 2010 Lavezzi non esisteva: era solo un giocatore che aveva rotto con il suo club. L'ho aiutato a commercializzare il suo nome, non voglio sembrare arrogante ma è andata così. Mi ha detto che voleva farsi conoscere in Argentina e io mi sono fatta avanti. Nel Mondiale 2010 è rimasto fuori e ho creato un'immagine di Lavezzi sintonizzato su tutto, l'ho portato alle migliori feste, l'ho messo in contatto con i marchi, con le riviste più prestigiose come CARAS. Ho creato la sua immagine per renderlo famoso. In poche parole, l'ho fatto quando non era nessuno". 

(Caras)

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