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Audero “casalingo” con la fidanzata che fa arti marziali: “Sono scuola Juve, Buffon mi ha…”

L'intervista al portiere blucerchiato di origini indonesiane

Redazione Golssip

Emil Audero si è raccontato ai microfoni della rivista Sono. Il portiere della Samp racconta le sue origini: "Sono nato nella scuola Juve. Sono cresciuto nel mondo bianconero, cosa che ti lascia il segno, ti fa studiare, diventare uomo. Palestra di campo, ma anche di vita. Solo chi frequenta l'ambiente Juve può capire. Ci sono arrivato a 9 anni, ho fatto tutta la trafila sino alla prima squadra e all'esordio in Serie A contro la Samp nel 2016. La scuola Juve ti educa, senza di loro non avrei mai preso il diploma. E quando cominci a vincere non smetti più".

Origini indonesiane: "Sono nato nell'isola di Lombok, vicino a Bali, Oceano Indiano. Mare straordinario, paradiso incontaminato. Mia mamma è italiana, piemontese. Mi sono trasferito con lei a Cumana, il suo paese, quando avevo un anno: Audero è il cognome di mia madre. Sono tornato in Indonesia l'estate scorsa. I miei si sono separati quando ero piccolo, ma con mio padre sono sempre rimasto in ottimi rapporti. Là niente calcio, solo relax, troppo caldo e umidità. Quando ci vado mi rilasso davvero molto."

Buffon: "Gigi è il portiere che vorrei essere un giorno, una persona che stimo moltissimo e che ho avuto l'onore di osservare da vicino traendo stimolo ulteriore. Mi ha mandato un messaggio a inizio stagione e per me è stato davvero un onore ricevere le sue parole".

Genova e la Samp: "Qui ho trovato un'altra famiglia. Lavorare bene mi gratifica e mi dà la spinta giusta per primi sempre nuovi obiettivi. Quando osservo le mie prestazioni penso: "C'è una crescita, ma bisogna continuare!" Il rapporto con i tifosi è ottimo. La gente mi apprezza, lo capisco quando mi incontra. Accade di rado, perché sono molto casalingo, la sera esco solo per andare a cena".

Hobby: "La musica. Sento di tutto, da Radio Deejay al rap, ai balli latino americani. Sono "social", ma non troppo. Immancabile l aplaystation. Se non avessi fatto il calciatore, mi sarebbe piaciuto fare carriera diplomatica, studiare le lingue, conoscere lati popoli e altre culture".

Un consiglio ai giovani: "Direi loro di non mollare mai lo studio e di impegnarsi sia a scuola che nello sport. direi anche di non accontentarsi mai, ma di porsi un obiettivo alla volta. E una volta raggiunto, subito porsene un altro. Non demordere e sicuramente non adagiarsi mai sugli allori".

La fidanzata di Emil si chiama Federica: bionda, appassionata di tatuaggi e Muay thai, arte marziale thailandese e di viaggi:

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