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Tarquinio: “La Satta non ha compreso la mia intenzione. Ho parlato con…”

Profilo Instagram di Alessia Tarquinio

Intervistata dal Corriere della Sera, la giornalista risponde alla showgirl

Gianni

Continua il botta e risposta tra Alessia Tarquinio e Melissa Satta. Intervistata dal Corriere della Sera, la Tarquinio non vuole passare per donna che odia le donne e rivela: "Melissa Satta martedì mi ha inviato dei messaggi piccati, ma non ha compreso che la mia intenzione era di difenderla davanti alle accuse dei telespettatori e che comunque il mio messaggio era di ampio respiro e non certo rivolto a lei".

Perché si è sentita chiamata in causa?

«Ero in viaggio per tornare in Italia e ho trovato il telefono intasato di messaggi di persone che avevano visto la trasmissione e disapprovavano la partecipazione della Satta in quel contesto».

Eppure non è nuova a programmi in cui calcio e belle donne si mischiano.

«Certo ma un conto è partecipare a “Tiki Taka” o “Controcampo”, un altro è commentare gli highlights o avere la responsabilità di una intro. Ho parlato anche con il direttore di Sky, Federico Ferri, che conosce bene il mio pensiero in materia e anche a lui ho fatto notare che la sua scelta non è piaciuta alla gente».

È diventato labile il confine fra giornalista e donna di spettacolo in tv?

«Guardi, a costo di sembrare rompiscatole e meritarmi la nomea di femminista, ho sempre combattuto per difendere le mie idee. Io penso che sia fondamentale far capire alle nuove generazioni che sognano di diventare giornaliste che gli sforzi, l’impegno, la passione e le conoscenze debbano premiate. Non devono arrendersi al fatto che poi arriva la bella di turno e vieni spodestata dal ruolo».

 Getty Images

Anche le colleghe giornaliste dovrebbero farsi un esame di coscienza?

«Assolutamente sì, perché talvolta il confine fra giornalista e donna di spettacolo diventa labile e pericoloso. Siamo tutte libere di fare quel che vogliamo, ma spesso la situazione genera confusione».

In compenso il suo pensiero è stato travisato.

«Ora mi accusano di essere invidiosa perché sono meno bella e meno alta, ma me ne frego del popolo becero dei social».

È così difficile per una donna emergere nel panorama sportivo tv dominato dagli uomini?

«Mi chiedo come avrebbero reagito i miei colleghi se avessero messo un partecipante del Grande Fratello a fare una telecronaca o un tronista a a condurre Sky Calcio Club. Gli uomini possono invecchiare o non essere particolarmente attraenti eppure la loro presenza in onda o la credibilità non vengono messe in discussone. Con le figure femminili invece la competenza non è certo l’unico requisito richiesto».

Cosa l’ha amareggiata di più in questa storia?

«Mi hanno fatto passare come una che odia le donne. Ma come? Mi occupo di calcio femminile da una vita, tutta la mia storia insegna che ho sempre combattuto per la valorizzazione del talento delle donne. La verità che in tutta questa storia io e la Satta siamo solo due pedine: spero che questa vicenda serva affinché tutti si faccia un esame di coscienza collettiva per cambiare l’immagine delle donne in tv».

(Corriere della Sera)

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