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Masolin: “Sognavo di fare la giornalista. Amo l’arte e sono una shopping addicted”

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Intervistata da La Gazzetta dello Sport, Federica Masolin ha parlato della sua carriera e del suo sogno di fare la giornalista:

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Intervistata da La Gazzetta dello Sport, Federica Masolin ha parlato della sua carriera e del suo sogno di fare la giornalista:

Da piccola sognava già di fare il lavoro che poi ha scelto?

«Sognavo di fare la giornalista o... la rockstar. L’idea di poter intervistare le persone, tirando fuori le emozioni nascoste che hanno dentro, mi ha sempre affascinato. E visto che sono stonata come una campana...».

Come sono stati gli inizi?

«Ho avuto la fortuna di arrivare a Sky da laureanda, dopo tanti colloqui e curricula inviati, e sono entrata in un ambiente giovane dove si andava su e giù di corsa con le cassette Beta per montare i servizi. L’obiettivo non era necessariamente la tv. Ma mi è piaciuta. Entravo la mattina e uscivo la sera, aiutando i colleghi in www. Ero entusiasta. Siamo la Casa dello Sport, per me è stato realizzare un sogno».

Il passaggio da calcio a F.1?

«Era febbraio 2014, mi trovavo all’Olimpiade invernale di Sochi, quando il capo spedizione mi ha detto che il direttore Giovanni Bruno voleva parlarmi. Ho temuto che mi avessero ritirato il pass! Invece mi ha detto: “A marzo vai in Australia”. Ho pensato che fosse per il rugby. “No, è per la Formula 1”. Allora ho risposto: “Wow... posso rifletterci un attimo?”. In realtà, ero felicissima».

E il tradizionale maschilismo del mondo delle corse?

«Penso che il migliore antidoto a questo sia la professionalità, perciò cerco di prepararmi sempre al meglio, avendo l’umiltà di appoggiarmi a persone esperte per le questioni tecniche più complesse. Bisogna superare certi cliché: è bello vedere che oggi ai box ci sono donne fra i meccanici, gli ingegneri e gli addetti alla comunicazione».

Masolin: “Sognavo di fare la giornalista. Amo l’arte e sono una shopping addicted”- immagine 2

Chi sono il calciatore e il pilota di F.1 più carismatici?

«Ibrahimovic per il carattere, la determinazione e la combattività. Poi Hamilton per la sua capacità di rompere gli schemi, spaziando fra lo showbiz, la musica, la moda e altri mondi, una vera icona della F. 1 con una personalità incredibile».

C’è una donna della società, della cultura o dello spettacolo che considera un modello?

«Direi Samantha Cristoforetti (l’astronauta, ndr). Non avrei mai il coraggio di fare quello che fa lei mettendosi al servizio della ricerca. Mi affascina il suo essere una donna con una missione e anche una mamma».

Fra le sportive?

«Ho avuto la fortuna di lavorare con Fiona May e Maurizia Cacciatori, due donne — e due mamme — con una marcia in più. Mi piace Sofia Goggia, scanzonata e allo stesso tempo una tigre quando mette gli sci. Ma anche Federica Pellegrini, per avere avuto il coraggio di mostrare le proprie debolezze, il lato umano, sotto la corazza di ferro da “wonder woman”».

Passioni fuori dallo sport?

«Amo l’arte, quando posso vado a mostre ed esposizioni. Mi rilassano. L’estro degli artisti mi ha sempre affascinato. Ho anche pensato di lavorare in quel campo».

È una shopping addicted come Carrie Bradshaw in “Sex and the City”?

«Purtroppo sì (sospira; ndr). La moda mi piace, in particolare le scarpe, e ultimamente ho scoperto lo shopping online».

Come sarà la sua estate?

«Adesso mi trovo a Formentera, per ricaricare le batterie prima del GP di Francia. Ad agosto passerò una settimana a Lignano Sabbiadoro con famiglia e nipotino, poi andrò in Puglia e in Grecia, ma devo ancora decidere le date. Organizzare i viaggi non è il mio forte».

 

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