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Jacobs: “Dedico l’oro a tutti i papà. Riposo? Io e Nicole andremo a Dubai ma…”

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport dopo l'oro ai Mondiali indoor vinto, Marcell Jacobs ha parlato così

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport dopo l'oro ai Mondiali indoor vinto, Marcell Jacobs ha parlato così:

«Dopo il traguardo, non ero affatto certo di aver vinto».

A chi dedica il successo?

«A tutti i papà del mondo, visto che è la nostra Festa. E in particolare a quello del mio allenatore Paolo Camossi, che sta attraversando un momento difficile».

Come è riuscito in questo capolavoro?

«Ho lavorato tanto e ancora una volta ho svolto una preparazione che mi ha fatto essere al massimo della condizione nel momento opportuno. So che ora quando corro tutti si aspettano un record, ma occorre seguire i tempi giusti».

Confermarsi è più difficile che vincere una prima volta?

«Ho dimostrato che i risultati della scorsa stagione non sono arrivati per caso. Nello sport e in atletica in particolare, del resto, si inventa nulla. Contano solo i fatti e la dedizione. E la mia è da numero uno al mondo».

Come ha vissuto la giornata?

«In batteria ho pensato soprattutto a non sprecare energie, ma non mi sono piaciuto molto. In semifinale, invece, ho interpretato al meglio la pista, molto elastica. In partenza ho aumentato le frequenze per non rimanere troppo per aria. E in finale, con due leoni al fianco, dopo aver pure sofferto di crampi nel riscaldamento, è stato inevitabile dare il 100%».

Resta convinto che i 60 non siano adatti alle sue qualità?

«Sì, infatti ora comincerò a pensare ai 100 all’aperto. Ho un sogno: dopo i tre ori già in bacheca, vorrei completare la collezione con quelli di Mondiali e Europei all’aperto. Chi mai è riuscito?».

Quando ha saputo che Nicole e Anthony sarebbero arrivati?

«Dopo la batteria, in tarda mattinata. È stata una bellissima sorpresa. La chiamavo e non mi rispondeva. Stavo cominciando a preoccuparmi. L’ho cercata col localizzatore, lo facciamo alle volte. Ho visto che era Fiumicino. E lì ho capito, anche se poi mi ha detto che era fuori a pranzo... “In aeroporto?” le ho chiesto».

Cose ha detto Anthony mentre lo aveva in braccio?

«Era felice: è super legato a me e impazzisce quando non ci sono. Meghan è ancora piccola, ma immagino Jeremy. Ha visto la finale a casa della nonna».

Si concederà un po’ di riposo?

«Non più di cinque giorni, con Nicole a Dubai. Già domenica prossima, a Roma, cominceremo il raduno della staffetta, il primo post Olimpiade. Prima però c’è l’ultima giornata di gare qui: tiferò per tutti i compagni, Tamberi in testa. Mi è spiaciuto per il mio amico Randazzo e la sua gara di lungo: questa pedana è tosta. Lo so bene io che, agli Europei 2017, venni eliminato in qualificazione. Pare passato un secolo».

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