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Ilary Blasi: “Altri figli? 50-50. Io e Totti fortunati ad incontrarci. La serie su di lui…”

Getty Images

Le parole della showgirl: "La serie? Molta gente voleva i sosia: in realtà è una storia che rappresenta un periodo, devi trovare il sapore. E c’era"

Marco

Lunga intervista concessa da Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti e conduttrice dell'Isola dei Famosi, ai microfoni di Repubblica. Tanti i temi affrontati, dalla vita privata alla serie "Speravo de morì prima" sul marito.

Mini bilancio?

«Gli anni volano. Fino a poco tempo fa no, ma da due anni a questa parte ci penso, te ne accorgi quando i figli crescono. Oggi sono adolescenti e fanno le cose che fino a dieci anni fa facevo anch’io. Ogni compleanno ti butta in faccia la realtà».

Pensa a un altro figlio?

«Cinquanta e cinquanta. Da una parte sì, è talmente bello il profumo dei bambini piccoli, hai addosso un’energia che ti fa sentire più giovane. Dall’altra dico che ci siamo fatti una famiglia, i figli grandi, Chanel e Cristian, non ci filano più, hanno i loro amici. Ci godiamo la piccolina, Isabel. E mi dedico al lavoro che per me è importante. Fare un altro figlio vuol dire ricominciare da capo, un po’ mi spaventa e un po’ sono combattiva, però la gravidanza mi piace. Mi faccio tante domande».

Francesco segue l’Isola?

«Segue le mie trasmissioni.Vede la tv con i figli che a una certa ora l’abbandonano, chattano con gli amici. Quando facevo Grande fratello veniva a prendermi».

Molti hanno criticato “Speravo de morì prima” perché non hanno ritrovato il loro Totti. Che pensa?

«Molta gente voleva i sosia: in realtà è una storia che rappresenta un periodo, devi trovare il sapore. E c’era. Se è stato difficile per gli spettatori, pensi per noi. Quando sei lì a seguire una storia che è la tua vita, è normale che i primi dieci minuti provi una strana sensazione. Poi mi sono lasciata andare, ho seguito quello che accadeva e la storia è raccontata molto bene. Non sono eventi accaduti cinquant’anni fa, l’addio di Francesco al calcio è stato tre anni fa, e noi siamo ancora qui, giovani».

Come le sono sembrati i protagonisti?

«Pietro Castellitto e Greta Scarano sono stati bravi e coraggiosi. Poi capisco che per alcuni amici sia stato strano vederci rappresentati. In alcune scene lo era anche per me. Spalletti è fondamentale nella serie, in ogni racconto c’è un antagonista e Gianmarco Tognazzi lo interpreta in maniera perfetta».

È stata fondamentale quando Francesco ha dato l’addio al calcio.

«Ovviamente ero più lucida in quel periodo. Io ho solo cercato di aiutarlo standogli vicino, era un passaggio che doveva affrontare lui. Non è facile per gli sportivi, hanno fatto sempre e solo quello, è quasi un lutto. C’è chi arriva a lasciare perché si è rotto le scatole, ma c’è chi non lo accetta e soffre».

L’amore dei tifosi resta, no?

«Certo. Ma la paura degli sportivi non è l’oblio o perdere il legame con chi li ha sostenuti. Il problema è l’adrenalina pura, l’emozione che provano ogni volta che entrano in campo: sono cresciuti provando quella sensazione. Sanno che niente e nessuno gliela restituirà. Penso che sia dura».

A “Verissimo” ha detto che Francesco ancora la guarda come le prime volte e pensa che “si incanti”. Le sembra carino?

( ride ) «Veramente ho detto che si impalla. Sono una donna molto pratica, a volte dissacrante. Mi diverte essere cinica, sono anche così. Non sono per le smancerie.

Francesco ha tante doti, anche la bontà. Lui che appare timido, con quella faccia imbronciata, alla fine è romantico. Io, con la mia faccia d’angelo, sono tremenda».

State insieme da vent’anni.

«Siamo uguali per certe cose, diversi per altre, ma c’è un progetto. Non so se ci sia una formula, se è stata fortuna, per me la fortuna è stata quella di trovarci. So che con Francesco c’è la voglia di costruire e di andare avanti insieme».

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