Francesco Moser, ex ciclista, ha parlato ai microfoni di Vanity Fair della fatica per conquistare certi successi e lo ha fatto anche in relazione alla carriera del figlio Ignazio (che ha partecipato al Grande Fratello Vip): "Ignazio? Gli hanno chiesto di andare, io non c’entro nulla. Anzi, l’ho saputo solo all’ultimo. Mi pare abbia fatto una buona figura. In questi casi c’è chi approva e chi non approva: io posso dire di essere contento per lui se è riuscito a trovare questo successo, chiamiamolo così. Ignazio non poteva diventare come me perché ha un fisico diverso, crescendo si è appesantito di costituzione e in bici, sopratutto in salita, il peso conta. Però per certe gare sarebbe potuto senza dubbio essere competitivo. Cosa gli è mancato? La vita da corridore, io mi ero accorto che non la faceva. Infatti gli ho detto di scegliere, non poteva portare avanti situazioni a metà strada. La bicicletta è uno sport a cui devi dedicarti al 100%, non al 50. Ma non è il solo: tanti ciclisti fanno una stagione super e poi scompaiono".
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Francesco Moser: “Ignazio nel ciclismo? Non faceva vita da corridore. Il successo oggi…”
L'intervista dell'ex ciclista ai microfoni di Vanity Fair
I sacrifici di Francesco:«Uno in particolare non c’è, è il tenore di vita che devi tenere, appunto. Correre in bici è difficile, il tempo che hai a disposizione devi dedicarlo ad allenarti o a riposarti. Quando non lo facevi, sapevi che ne avresti pagato subito le conseguenze».
Dai primi computer al Grande Fratello, i segni del tempo.
«Sì, ma se penso a quanta fatica ho fatto io per raggiungere il successo sembra una barzelletta».
(Vanity Fair)
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