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Diletta Leotta: “Il primo striscione non si scorda mai. I più eleganti in A? Allegri e Spalletti”

La giornalista di Sky si è raccontata ai microfoni di Tuttosport

Redazione Golssip

Diletta Leotta, volto di Sky Sport, conduttrice della Serie B e della rubrica “Goal Deejay”, si è raccontata ai microfoni di Tuttosport.

Il primo striscione non si scorda mai: «C’era una mia foto accompagnata dalla scritta: “Sono affezionata a tutti, ma il primo non si scorda mai. Me lo fecero i tifosi della Spal per il ritorno in B dopo 23 anni Ce la meritiamo tutta”. La Spal continuo a seguirla con affetto e spero che si salvi. Tutte le squadre che dalla B vengono promosse in A le considero delle mie piccole figlie. Chi vince il campionato di B? L’Empoli ha una continuità incredibile e numeri da record. A partire da quelli dei due attaccanti, Donnarumma e Caputo: 38 gol in due. Juventus o Napoli per lo scudetto? Ne riparliamo il 22 aprile... Quest’anno è aperto più che mai, il Napoli sta tenendo testa alla Juventus».

Come si prepara Diletta: «Il calcio è sempre stata la mia passione, da ragazzina spesso andavo a vedere il Catania allo stadio, però sono almeno tre anni che trascorro spesso i venerdì sera in casa a studiare in vista della trasmissione del sabato. Leggo sempre e mi tengo aggiornata su numeri e statistiche».

L'allenatore più elegante d’Italia? «In serie B direi che il tecnico più elegante è Moreno Longo del Frosinone. Apprezzo molto anche chi indossa la tuta, tipo quelli del Cittadella, che sono comunque modaioli e fashion. In serie A, dove vestono meno sportivi rispetto alla B, ce ne sono tanti: mi viene in mente Allegri. E pure Spalletti».

Curiosità Juve: «Mi piacerebbe essere una mosca per ascoltare i discorsi motivazionali che Allegri rivolge alla squadra nello spogliatoio. Sarebbe stato bello infatti sentire cosa si sono detti a Cardiff nell’intervallo della finale di Champions per scoprire quello che non ha funzionato ed essere anche a Wembley dopo il 45’ per capire cosa ha fatto la differenza nella vittoria in rimonta contro il Tottenham».

Maschilismo nel calcio? «Meno rispetto al passato, conosco molte colleghe competenti e rispettate».

Interviste sorprendenti: «Sofia Goggia. L’ho incontrata prima delle Olimpiadi. Aveva tanta determinazione e immaginavo che ci avrebbe fatto sognare con i suoi sci».

Se deve ricaricarsi quale canzone ascolta in auto? «“Don’t Make Me Wait” di Sting e Shaggy: ha un effetto rigenerante. Se canto sotto la doccia? Certo! Il mio pezzo preferito è “La musica non c’è” di Coez. Non rinuncio a corsa e nuoto perché mi liberano la mente, non riesco più a farne a meno. In quell’ora di sport non penso a nulla».

(Tuttosport)

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