
Claudio Paul Caniggia è stato chiamato a testimoniare il 22 marzo alle 10 del mattino in collegamento su Zoom. Le accuse, che arrivano dalla ex moglie Mariana Nannis, sono pesanti e molto gravi. Si legge che l'ex calciatore 'voleva avere rapporti sessuali con la bionda e, dato il suo rifiuto, le avrebbe detto: "Ti ucciderò, figlia di p*****a". A quel punto avrebbe iniziato a picchiarla. Il documento precisa che "l'evento sarebbe avvenuto nell'edificio situota in Petrona Eyle Street, (Faena Hotel Residences)" dopo che la coppia se n'era andata litigando da una festa di matrimonio. Si legge ancora: “Caniggia è salito sulla Nannis e ha inserito il suo pene nella sua vagina, contro la sua volontà. Dopodiché, Nannis gli ha detto che stava per denunciarlo e Caniggia ha riso e le ha detto che era un amico del capo della polizia e che 'se fai la denuncia ti rotolerà la testa' e 'se esci da quella porta io ti farò uccidere, figlia di p*****a. Non mi lasci così'". C'è anche una testimone che afferma che la Nannis le avrebbe mostrato in più di un'occasione i lividi lasciati dai colpi che il suo partner le dava. "L'ha aggredita dicendole che era grassa e che era una vecchia di m***a", ha detto la donna. Inoltre, un altro amico afferma di aver sentito a quel matrimonio che l'ex giocatore aveva detto ai media che "l'avrebbe uccisa". Secondo Virginia Alberiono, membro del Corpo medico legale che ha esaminato Mariana, "non ci sono elementi che provino stress post-traumatico o segni di vittimizzazione sessuale, ma non ci sono nemmeno affettazioni non logiche nella storia". Il pm conclude: “Il caso si presenta in questo modo: non ci sono telecamere o registrazioni nella residenza che possano rendere conto di quanto accaduto in quell'occasione, ciò che esiste è la storia della vittima e dei testimoni. C'è anche la relazione, la cui utilità per il caso è aspecifica, poiché non supporta l'esistenza di sequele traumatiche ma non indica nemmeno vizi logici nella narrazione fatta da Nannis”. Chi la spunterà?