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Canalis: “Ballerina? Amo il kickboxing, ad aprile salgo sul ring. Mia figlia come me”

Canalis: “Ballerina? Amo il kickboxing, ad aprile salgo sul ring. Mia figlia come me”

Intervistata da Sportweek, l'ex velina Elisabetta Canalis ha parlato della sua vita da sportiva e dell'amore per il kickboxing

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Intervistata da Sportweek, l'ex velina Elisabetta Canalis ha parlato della sua vita da sportiva e dell'amore per il kickboxing:

Eri una ragazzina e sei diventata una donna: che donna sei diventata?

"In realtà mi sento una ragazzona. Su tante cose non sono cambiata, forse dovrei. Non sono gli anni a cambiarti, me le esperienze. Nel lavoro ho più consapevolezza, i quattro anni senza tv mi sono serviti a mettere a fuoco quello che mi piace davvero fare. Per il resto sono la stessa persona. Scherzo sempre, come dieci anni fa. Quando rivedo i miei amici in Italia, mi rendo conto che non siamo cambiati. Forse è un problema generazionale, siamo più figli che genitori. Io sono ancora figlia".

Sei rimasta anche molto bella: segreti da rivelare?

"Ho smesso di fumare sigarette da quando sono rimasta incinta di Skyler. Cerco di preservare la pelle con trattamenti da cui però si può tornare sempre indietro. E faccio sport tutti i giorni. Per molte è faticoso anche solo infilare un paio di leggings, io invece se non riesco ad allenarmi sono di cattivo umore. La mia routine sportiva è fondamentale. Non posso stare ferma per troppo tempo. Quando non sono a casa, alle 7 del mattino sono a correre, poi faccio i miei esercizi. La pandemia ci ha insegnato che basta una sedia per fare un allenamento completo. Lo sport per me è benessere fisico e psicologico. Sono una persona con un deficit di attenzione, anche per questo ho fatto equitazione per dieci anni, monta all’inglese, dressage, salto a ostacoli: quello è rimasto il mio sogno, oggi rimpiazzato dalla kickboxing e dal Muay thai. Sono discipline che richiedono un continuo focus, concentrazione. Quando ho scoperto la kickboxing, non l’ho più lasciata".

Torniamo alla kickboxing, quando arriva nella tua vita?

"A Los Angeles ho iniziato col Krav maga che è molto aggressivo, tra il militare e le tecniche di autodifesa. Ho imparato un sacco di cose che un giorno potrebbero servirmi (se dovessi essere aggredita, per esempio) e sono contenta di averlo fatto (sono anche arrivata ad un buon terzo livello). Poi ho scoperto la kick che mi piace da morire, la tecnica, le combinazioni, gli incontri. Ci vuole molta perseveranza, ma la velocità e l’adrenalina degli sport di combattimento sono quello che fa per me. Del resto non sono mai stata una da sport femminili...".

Quindi non sei mai stata una ballerina?

"Per carità, no. Mia mamma ha provato mille volte a iscrivermi a corsi di danza o di ginnastica. Mi annoiavo da morire. Mia figlia è uguale a me. A scuola ha scelto martial arts, le arti marziali: è bravina per la sua età".

Avrai letto di Greta, la giornalista che è stata molestata in diretta. Ci siamo passate tutte dalla pacca sul sedere.

"Mamma mia, è stata sin troppo composta, io gli avrei tirato un calcio… La cosa assurda è che quel tipo era consapevole di essere ripreso dalle telecamere, eppure non si è trattenuto. Io ho afferrato tantissime mani negli anni. Quando ho iniziato a lavorare, facevo molte presentazioni, inaugurazioni... E quando dovevo attraversare la folla, camminavo aspettandomi le famose pacche sul sedere. Ma ogni volta riuscivo ad acchiappare la mano molesta e a consegnarla al buttafuori. Diciamo che non sono mai stata passiva. E quella volta che in metro mi sono imbattuta, tornando da San Siro, in un esibizionista, gli ho riso in faccia, e lui se l’è presa tantissimo. E si è ricoperto. Ho letto dopo che quella è la cosa più giusta da fare. Per loro è una sfida, vogliono spaventarti. Anche da piccola ne ho incontrati un paio al supermercato. Non sono spaventata da queste cose, perché a meno che non rimanga 'frozen' proprio, so che comunque di carattere reagirei".

Il calcio sa essere ancora becero. La tua Inter però va forte. La segui ancora?

"Molto meno, sono un po’ nostalgica, sono rimasta molto legata all’Inter di Moratti e alla sua famiglia, ma sono molto felice quando vince. Seguo tantissimo invece la One Championship. E un giorno spero di fare un live contact. Dovevo combattere prima di Natale, ma mi sono fatta male facendo sparring. Mi alleno con Angelo Valente, quattro volte campione mondiale di kickboxing, se un giorno farò un match sarà anche merito suo. Potrei riuscirci per aprile, vi avviso".

 

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