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Milly Carlucci: “Ecco come ho convinto Fognini. Martina una di noi, Barbara D’Urso sarà…”
Milly Carlucci torna sabato 27 settembre su Rai 1 con Ballando con le Stelle. Il programma festeggia 20 anni e la conduttrice ha dimostrato negli anni di saperlo tenere sempre vivo e moderno. Tanti i concorrenti preziosi che Milly ha saputo corteggiare e portare sul suo palcoscenico. In questa edizione vedremo infatti Barbara D'Urso, Fabio Fognini, Martina Colombari. E ancora Filippo Magnini, Marcella Bella, Andrea Delogu. Ai microfoni della rivista Chi Milly ha spiegato come si costruisce un cast. «È una combinazione. Scegliamo un cast dove ci siano storie diverse, personali, a volte antitetiche: se metti un timido di fianco a un espansivo hai già una varietà di interazioni interessanti. Poi ci sono la statura professionale dei personaggi, le età, i look. Ci deve essere un bilanciamento e una varietà di esperienze e di caratteri», spiega a Chi. La chiave del successo è il corteggiamento, vero e proprio marchio di fabbrica della Carlucci: «Penso che molto conti la persistenza negli anni: il mio è un lungo processo di avvicinamento. Ci sono persone che sono, forse, più disponibili a fare dei salti nell’ignoto e persone che sono più caute, hanno bisogno di tempo. Quindi, negli anni, li convinci anche per la tua storia, per come si sono trovati gli altri personaggi».
Come ha convinto Fabio Fognini, che poco più di un mese fa giocava a Wimbledon?
«È cominciato tutto l’anno scorso, quando è venuto da noi come ballerino per una notte ed è stato molto divertente. E credo che, nell’occasione, mi abbia dato una bella mano sua moglie, Flavia Pennetta. Era entusiasta di questa esperienza, ma è chiaro che non sarebbe venuto in gara se non avesse deciso di smettere di giocare. Adesso ha tante strade davanti, ma il momento in cui passi da un’esperienza totalizzante come lo sport attivo a un’altra vita è delicato psicologicamente. Ballando per lui può essere una vacanza divertente, di decompressione. Perché fare una carriera come la sua richiede una forza mentale e fisica enormi».
Martina Colombari è una perfezionista, ma è anche una donna che combatte battaglie invisibili, è questa la doppia chiave di lettura?
«Martina è come siamo noi tutti essere umani, in particolare le donne. Un insieme di contraddizioni perché la sua grande serietà professionale la porta a un bisogno di controllo che convive con la voglia di leggerezza, spontaneità. Vorrebbe poter attingere a tutte e due le bisacce e la vita è fatta di questo. Non puoi essere una farfalla leggera, se sei troppo presa dal dovere, dai compiti. La vita è pesante. Martina è l’emblema di tutte noi, è reale come tutte le donne».
In gara c’è la D’Urso, si parla di Belen come ballerina per una notte: ma il cast lo ha fatto lei o Selvaggia Lucarelli?
«Con Barbara c’è una storia cominciata anni fa, quando la invitai come ballerina per una notte. Alla fine ci siamo riusciti, l’anno scorso è stata nostra ospite e da lì è nata l’idea di questa curiosa avventura come concorrente. Barbara è una grande capoprogetto, direttore artistico, conduttrice, è una donna che ha avuto il controllo su tutte la parti dei suoi programmi; qui deve essere seguita da un maestro che la dirige, e il parere del maestro ha un peso. E poi deve lasciarsi andare, farsi coccolare da un gruppo che le sta intorno, che risponde a una logica generale. Non è lei l’ammiraglio, ma diventa una punta di diamante facendo l’agonista».
La scelta di Barbara D’Urso è stata vista da alcuni commentatori televisivi sui siti come un affronto a Mediaset, è così?
«Barbara non ha un contratto con Mediaset, non abbiamo strappato qualcuno che lavorava per un altro canale, non è uno sgarbo. Non aveva nessun contratto e credo sia legittimo fare offerte a personaggi interessanti. Ed è una situazione diversa rispetto a quando Mediaset ha chiamato personaggi della Rai come ospiti nei propri programmi, in situazioni più complesse. Non vedo l’affronto: se la Rai non ha protestato quando alcuni suoi volti hanno fatto ospitate importanti per la concorrenza, qui non si capisce veramente quale sia la questione».
(Chi)
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