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golssip programmi tv ballando con le stelle Delogu: “La verità sul rapporto con Nikita! Dopo la vittoria avevo talmente adrenalina che…”

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Delogu: “La verità sul rapporto con Nikita! Dopo la vittoria avevo talmente adrenalina che…”

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Andrea Delogu, vincitrice dell'ultima edizione di Ballando con le Stelle, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica
Marco

Andrea Delogu, vincitrice dell'ultima edizione di Ballando con le Stelle, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica. Ecco le sue parole: «Sono tornata a casa alle 4 di mattina, avevo talmente tanta adrenalina addosso che non riuscivo a dormire. Giravo per casa, allora sono uscita e ho portato a spasso il cane. Sapevo che mi avrebbe fatto bene, ballare è stato un balsamo per le mie ferite ma di quello che è successo non parlo».

Suo padre ha scritto che Evan da lassù sorriderà e che era con lei.

«Io sono riservata, le cose che dovevo dire le ho dette. Ma quello che scrive lui lo condivido sempre».

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Questa vittoria cosa rappresenta?

«Prima di quello che è successo le avrei detto cose diverse, oggi so che Ballando mi ha aiutato ad andare avanti. Sono felice di avercela fatta, perché non me lo aspettavo. Me la vivrò giorno dopo giorno, insieme a quello che devo affrontare. Torno alla vita normale. Porterò la coppa a casa di mio padre: è per lui e la mia famiglia. È grande, la puoi toccare, rimarrà lì».

Vincere è una ripartenza?

«Sono una persona nuova. Non so cosa rappresenti la vittoria per quella che ero prima. So che ha significato tanto affetto, sentirsi voluta bene ha fatto la differenza».

Ha sentito il pubblico vicino?

«Sempre. Ti senti di famiglia, ti vogliono bene perché ti riconoscono per quella che sei. È bello quando tutto si traduce in affetto. Non penso al futuro, quello che è successo, ha cambiato tutto».

Prima riflessione da campionessa?

«Ho guardato Nikita: “Ma cosa abbiamo combinato?”. Chi se lo aspettava, gli dicevo: “Il secondo posto va bene, è andata”» .

Invece, alla fine, meglio il primo?

«Mi è sembrato un film. Fialdini era forte. Poi è scattato qualcosa, ho capito che ci tenevo. Abbiamo ballato un tango concentratissimi, poi abbiamo detto: “Buttiamoci, stiamo dando il massimo. E divertiamoci, non dobbiamo avere rimpianti”. Si vede dalle immagini. Mia mamma mi ha scritto: “Avete riso tutto il tempo”» .

Ma non ha nascosto l’emozione. Questo crea empatia, non crede?

«Ero lì, quasi incredula, e si è visto quello che provavo».

Le rivalità ci sono state?

«Ne sono stata fuori. Lavorando a La porta magica andavo ad allenarmi e non seguivo bene cosa succedeva. Sulla mia pelle non l’ho sentita, però ho letto. Un po’ ce n’era».

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Conduce, recita, scrive. Il bollino da ballerina che rappresenta?

«Un momento importante da condividere. Per me Ballando è stato un luna park bellissimo, che ha fatto felici le persone che mi vogliono bene. Non è stato bello solo per me. Ema (Stockholma) ha cominciato a dire: “Abbiamo vinto”, ed è così. Mi ha commosso il tifo delle persone».

Barbara d’Urso?

«Una grande. Finito il ring, mi ha abbracciata e mi ha detto: “Sono felice per te”. L’ho sentita sincera».

Martina Colombari era delusa.

«Ha spaccato. Ci ha messo il cuore, è quella che si è allenata di più. Si è data. Bravissima. Non è arrivata sul podio ma si è fatta conoscere per quella che è, ed è importante».

Cosa s’impara da Milly Carlucci?

«Il metodo. È unica. Non molla un secondo, cura ogni dettaglio, anche il trucco. Il suo non è rigore, è dedizione per il lavoro. Porta avanti uno spettacolo del genere da venti anni, ha costruito un successo. Facciamo un mestiere che sembra frivolo, è intrattenimento, ma c’è un lavoro che include centinaia di persone. La magia è non far vedere la fatica che c’è dietro».

La giuria?

«Ho adorato tutti».

Non sarà troppo buona?

«Mi hanno fatto morire dal ridere e mi hanno dato consigli. Ci sono le polemiche, ma a me piacciono».

E Nikita? C’è grande complicità: siete Cip e Ciop o altro?

«Cip e Ciop. Siamo amici. Ha 21 anni ma è speciale, è entrato nel cast fisso della Porta magica, il talento va valorizzato. Nikita è un giovane vecchio, saggio, serio, sensibile. Ci puoi contare. Sembra più vecchio di me… Gli ho detto: “Spero che l’anno prossimo ti diano una ragazza della tua età”. Mi ha capito, se non ci fosse stato non ce l’avrei fatta: è entrato nel gruppo dei miei amici, usciamo tutti insieme».