"Ricordo che l'8 dicembre del 2021 ero in casa con una mia amica quando la mia ex compagna ha suonato alla porta e dopo essere entrata ha cominciato a fare una scenata: ha distrutto tutto quello che ho nell'appartamento, ero disperato perché non sapevo come contenerla ma non l'ho colpita".


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Varriale si difende in tribunale: “Sono stato frainteso. Mai detto morirai ma sono in Rai”

E' quanto ha riferito in aula, in tribunale a Roma, il giornalista Enrico Varriale sentito nel processo che lo vede imputato di stalking e lesioni personali aggravate nei confronti della ex.
Secondo l'impianto accusatorio, Varriale già condannato a 10 mesi (pena sospesa) per gli stessi reati per altra vicenda che riguarda una ex, tra il dicembre 2021 e il febbraio del 2022 avrebbe "aggredito fisicamente la compagna in casa fino a farle perdere i sensi e causandole lesioni".
L'imputato davanti al tribunale monocratico di piazzale Clodio ha respinto le accuse affermando di non avere mai picchiato o minacciato la donna con la quale è stato legato da una relazione durata circa quattro mesi. "Quel pomeriggio lei è venuta a casa mia e si è chiusa in bagno con il mio telefono e dopo aver trovato alcuni messaggi fra me e una mia amica è andata via molto arrabbiata. La sera - ha proseguito - è tornata trovandomi con una amica e ha iniziato a offendere lei e poi a distruggere tutto quello che ho in casa. Non sapevo come fermarla, tentavo di contenerla e lei a un certo punto ha detto che l'avevo colpita e che mi avrebbe denunciato. Poi ha chiamato un'ambulanza ed è andata via".

"Mai detto morirai"
—Lo schiaffo al volto? Mai esistito, “una delle tante cose assurde che ho sentito finora”. La chiamata da un numero Rai con la voce contraffatta? Un fraintendimento: non avrebbe detto “morirai”, ma “sono Enrico e sono in Rai”. Lo scrive "La Repubblica".
Gli appostamenti sotto casa? “Assolutamente falso”. I contatti con il figlio della vittima? “Per manifestargli il mio dispiacere”. La vittima? “Lei diceva di essere un colonnello dell’esercito israeliano”.
Enrico Varriale, ex vicedirettore di Rai Sport, difeso dall’avvocato Fabio Lattanzi respinge le accuse e risponde a ogni domanda. Dopo la condanna a 10 mesi di reclusione (pena sospesa) per aver picchiato e perseguitato l’ex compagna, adesso è costretto a difendersi in un secondo processo, dove ancora una volta gli vengono contestati gli stessi reati: stalking e lesioni.
Un caso che nasce dalla denuncia di una donna che il giornalista ha frequentato nel 2021. Oggi, seduto nella decima aula del tribunale di Roma, ha raccontato la sua verità, ripercorrendo ogni istante di una relazione sentimentale finita tra i corridoi della procura.
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