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Valentino Rossi: “Covid? È stata dura. Ora vorrei dei figli, ho trovato la ragazza giusta”

Getty Images

Valentino si racconta alla vigilia della sua stagione numero 26

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Valentino Rossi, a pochi giorni dall'inizio del Mondiale 2021 di MotoGP (la sua ventiseiesima stagione), si è raccontato nel corso di un'intervista concessa a Repubblica.

Voi piloti vi state vaccinando, che fortuna.

"Sì, siamo dei privilegiati. È successo in Qatar, dove eravamo all’inizio del mese per i test: merito di un accordo tra il governo locale e i gestori del motomondiale. Con la prima dose non ho sentito nulla. Pfizer. La seconda la faccio sempre a Doha dopo la seconda gara, ai primi di aprile. Dicono che per chi è stato contagiato, può esserci qualche piccola reazione: non mi interessa, è troppo importante".

In Italia i tempi saranno lunghi.

"Spero che lo facciano tutti e al più presto. Penso gli anziani. E ai miei genitori, che ormai cominciano ad avere una certa età. Ma anche ai ragazzi. Perché questa storia ci sta logorando. Noi della MotoGp possiamo almeno portare un pizzico di gioia, leggerezza: siamo come il calcio e la F1, un intrattenimento. La gente quando mi vede mi vuole bene perché ho fatto passare loro un sacco di domeniche belle. E ora ne avrebbe bisogno".

Fausto Gresini, due volte campione mondiale e manager nel paddock, è morto a 60 anni dopo aver lottato per più di un mese in ospedale.

"Che dolore. Credo che in tutti gli ambienti di lavoro qualcuno abbia perso una persona cara. Penso anche a Mirko Bertuccioli detto Zagor: era il leader di una band pesarese, i Camillas. Un grande amico e musicista, legato a Bugo e a quelli dello Stato Sociale. Bellissima persona, lo andavo sempre ad ascoltare. Aveva 5 anni più di me. Non è giusto".

Valentino, lei il Covid se lo è preso a metà ottobre. Come è possibile, con tutte le precauzioni che avete voi campioni?

"La domenica di Le Mans torno qui e vado a mangiare una pizza. Incontro questo ragazzo di Milano, ci conosciamo da tanto. È felice, mi racconta, "perché in città è un inferno ma mi sono appena arrivati i risultati del tampone: negativo". Non so neanche se l’ho abbracciato o gli ho solo dato la mano. Però 2 giorni dopo mi telefona, ha un po’ di febbre: ahia, penso. Altri 2 giorni e mi sveglio con un mal di schiena bestiale e la temperatura alta. Alè, è andata".

È rimasto fermo quasi un mese: paura?

"No, respiravo abbastanza bene. Mia madre era spaventata ma eravamo attentissimi, mi lasciava da mangiare e scappava via: se lo è preso anche lei, poverina. È stata dura perché ero isolato da tutto. Io, che da quando sono nato è sempre una festa, perché chiunque incontro mi sorride e mi sembra di portare allegria: mi sono sentito un appestato. Un diverso. Credo di aver capito cosa sia la solitudine: non mi era mai successa una cosa del genere".

Sarebbe l’ora di mettere su famiglia.

"Vorrei un bambino. È un po’ che ci penso, credo di avere trovato la ragazza giusta. Uno o due figli: si può fare. Anche perché dopo passano gli anni e ti annoi, così invece ne vale la pena".

Charlie Chaplin, ne ha avuti 11, l’ultimo a 73 anni.

"Però la sua morosa era giovane, vero? Dipende tutto dalla mamma. Ho avuto molte fidanzate con cui sono stato insieme diverso tempo: ma avevo capito subito che non ci avrei passato tutta la vita insieme ( ride ). E in 3-4 situazioni mi sono salvato per un pelo. Con la mia morosa di oggi è una cosa diversa".

Alberto Sordi è rimasto signorino per tutta la vita. E se invece Francesca Sofia Novello le chiede di sposarla?

"Io sono più interessato al figlio. Però se a un certo punto mi guarda negli occhi e mi dice: ‘Oh, dài…’, allora va bene".