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Sofia Goggia: “Sono un po’ come Ronaldo. Zuckerberg? Un mio fan, mi ha detto…”

I segreti della sciatrice italiana, il suo fascino e un ammiratore molto speciale

Redazione Golssip

Dopo tre mesi di riabilitazione Sofia Goggia è tornata a vincere. Ai microfoni di Grazia racconta il suo segreto: "La libertà. Ho ripreso a gareggiare sentendomi libera, senza aspettative. In fondo cosa ti aspetti da una che non è ancora completamente guarita e non scia da tantissimo tempo? Niente. Avevo davanti a me innumerevoli possibilità. Potevo arrivare 20a, e sarebbe stato normale, o cadere, e ci stava, oppure vincere: una sorpresa, ma anche questa possibile. Continuo a non avere aspettative. Voglio svegliarmi e andare al cancellato di partenza con la gratitudine nel cuore perché posso alzarmi con le mie gambe e fare quello che amo di più al mondo. Il resto verrà da sé".

Ho aperto gli occhi: "Avevo il gesso, non potevo muovermi, non ero autonoma. Andavo ogni giorno a Mantova a fare riabilitazione. E a Verona mi ha seguito Flavio Di Giorgio, il preparatore atletico di Filippo Tortu (giovane velocista). Lui mi ha aperto gli occhi su nuovi metodi di allenamento. Forse avevo  bisogno di una ventata di freschezza anche nel mo lavoro. Pazienza? Non sono la persona giusta per impartire lezioni sulla pazienza. Ma questo arresto obbligato è stata un'occasione, un segnale che mi ha permesso di guardare dentro. Di capire tante cose di me. Se vivi in modo frenetico, rischi di tralasciare te stessa come persona. Ecco, ho capito che avevo bisogno di rivedere alcune dinamiche della mia vita, di riflettere sulla mia interiorità. E questo infortunio mi ha fatto crescere molto, perché sono riuscita a prendere finalmente i miei demoni per le corna. In queste gare ho trovato una scioltezza fisica, una fluidità e armonia che da tempo non avevo più anche se non ho comunque sciato al 100%".

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