Filippo Magnini, come tanti altri sportivi, ha sentito l'esigenza di scrivere un libro per raccontare la sua carriera, ma anche momenti molto difficili come quello dell'accusa per doping. In quella burrasca c'è stato un pilastro fondamentale, la sua futura moglie Giorgia Palmas: "Giorgia è stata fondamentale. Non appena l'ho conosciuta ho capito che poteva essere la persona giusta e le ho subito detto quel che mi stava capitando. Sapevo che sarei andato incontro ad un periodo tremendo e che avrei coinvolto le persone accanto a me. Chi vive in prima persona una situazione del genere può decidere se reagire o meno, se deprimersi o girare pagina, ma gli altri che ti stanno accanto? Io ho le spalle larghe, ma chi ti vuole bene cosa può fare? Cosa potevano fare mia madre che si affliggeva e mio padre che si sentiva impotente, Giorgia che si accorgeva che mi rigiravo nel letto o che piangevo? Ho voluto essere sincero perché sapevo che avrebbe vissuto con me questa sofferenza; e lei mi ha sostenuto, è stata l'unica, oltre ai miei avvocati, a leggere e seguire tutto. La reputo una delle persone più intelligenti che io conosca, e posso dire che mi ha sempre dato solo consigli corretti. Tutto quello che mi ha detto si è rivelato utile e giusto sotto il profilo del processo e poi la sua vicinanza, la fiducia non sono mai venuti a mancare e mi hanno dato forza".


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Magnini: “Giorgia mi ha sentito piangere a letto. Progetti? Mi piacerebbe…”
L'ex nuotatore ha scritto un libro
In attesa delle nozze: "Ogni tanto ci diciamo che ci sembra una vita che stiamo insieme. Tra noi viene tutto facile, spontaneo, siamo legati da una forte complicità e da un amore che ci rende tutto più semplice. Questo ci porta ad essere tranquilli e a vederci in un futuro per sempre. Spero presto anche come marito e moglie".
Un nuovo progetto? "Io vengo da un altro mondo, ma sono tranquillo davanti alle telecamere, cerco di essere spontaneo, di essere me stesso. Mi piacerebbe portare sul piccolo scherma un programma sportivo, per dare spazio a tutti gli sport, al calcio ma non solo. È una proposta che faccio da anni, spero che qualcuno la raccolga: sarebbe bello far conoscere all'Italia questa realtà, dar voce ai tanti campioni che tengono alto l'onore del nostro Paese, che sono esempi di tenacia, di spirito, di sacrificio".
(Oggi)
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