"Leggerezza e autoironia. E magari anche l'improvvisazione, cavalcando l'onda degli spunti che arriveranno proprio dal festival. Quando è arrivata la chiamata di Carlo Conti, ho pensato: allora sono importante! La fortuna è arrivare all'Ariston a un'età matura: ho 49 anni, 20 di carriera alle spalle. Il festival è un bel passaggio che affronto con una consapevolezza diversa. Mi godrò di più lo stare sul palco, sarà bellissimo", ha dichiarato Katia Follesa in merito al suo debutto al festival di Sanremo, in qualità di co-conduttrice della terza serata di giovedì 13 febbraio con Miriam Leone e Elettra Lamborghini. Accanto a Conti è stata già giudice speciale nell'ultima edizione di Tale e quale show: "Lo conosco da tempo, abbiamo lavorato insieme anni fa. È un'ottima spalla: sa coniugare l'aspetto istituzionale con i tempi comici. Miriam la conosco bene, con Elettra sono stata ospite in alcuni programmi: sono due donne che stimo e che mi piacciono. E quando abbiamo fatto la foto ufficiale, tutti insieme, ho notato un clima molto disteso, di grande complicità. Abbiamo più o meno tutti la stessa età, c'è un grande lavoro di squadra".


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Sanremo, Katia Follesa: “Scelta di Emis Killa? Intelligente. Quando Conti mi ha chiamata…”

Top secret gli interventi, ma niente monologhi: "Non sono una monologhista: cercherò di destrutturare la linea del festival alla mia maniera. Mi piace strizzare l'occhio a chi è a casa e si sente più vicina a me, alla ragazza della porta accanto, più che allo stereotipo di donna che va per la maggiore sui social. Adoro parodiare chi ostenta qualcosa di artificiale, sguazzo nel destrutturare le convenzioni, mi avvicino a chi si prende meno sul serio. I social? dietro c'è tanta solitudine, un tema su cui non si può scherzare", sottolinea Katia Follesa. Definisce "coraggiosa, e anche intelligente", la scelta di Emis Killa"di ritirarsi dalla gara per evitare l'attacco mediatico che gli sarebbe piovuto addosso al festival". Ascolta "tantissima musica: in una vita in cui vado sempre a mille, mi aiuta a stare con i piedi per terra, a essere in connessione con me stessa. Con mia figlia Agata e con Angelo (Pisani, l'ex compagno, ndr) spaziamo da Giorgio Gaber ai Led Zeppelin, da Arisa ai Subsonica. Per fortuna in questi anni Sanremo è cambiato e ha conquistato i giovani: da ragazzina non guardavo il festival, oggi invece tanti ragazzi lo seguono". Far ridere, in questo momento, è più difficile? "La comicità c'è sempre, anzi forse oggi è più forte: penso alla stand up comedy, alle tante donne che hanno dismesso il velo dell'inferiorità, al 'quasi Oscar' di Paola Cortellesi che tra ironia, sofferenza e riflessione ha toccato temi scomodi e ancora attuali". Dopo il festival, Follesa sarà impegnata "nella registrazione della seconda edizione di Comedy Match", in onda sul Nove. "Fino a maggio sarò in teatro con Valeria Graci nel nostro spettacolo, Ma non dovevamo vederci più?". Nel cassetto anche "un progetto cinematografico" e "da novembre il mio nuovo show, da sola: sto cercando un titolo accattivante, e lo troverò", conclude. (ANSA).
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