Sainz: “Non penso alla moda, l’idea di fare shopping non parte mai da me”

Carlos Sainz, pilota spagnolo della Ferrari, ha raccontato nel corso di un'intervista concessa a SportWeek alcuni aspetti della sua vita quotidiana, lontano dal circus della Formula 1: "La moda non è qualcosa che occupa la mia mente nel tempo libero, dipende un po’ da come mi sento giorno per giorno o dalla fase che attraverso nella mia vita. Con il cambiamento di età mi adatto nel modo di vestire, ma non mi viene naturale pensare e ricercare cosa indosso. Capisco quelli che ne fanno una passione, ma a me non cambia la vita".

Che stile segue nel vestire? Compra lei quello che indossa o ha qualcuno che lo fa per lei? E quando era ragazzo sceglieva da solo o ci pensava sua mamma? Avete mai litigato per come si vestiva?

"Comprare non compro quasi mai. Quando succede è perché vado con la mia ragazza (Rebecca Donaldson, modella scozzese; ndr), le mie sorelle (ne ha due, Ana e Blanca; ndr) o mia madre. Non mi è mai successo di essere da qualche parte, in un hotel o a casa, e dirmi: “Adesso vado a fare shopping”. L’idea non viene mai da me. Deve sempre arrivare da qualcun altro e già questo dimostra che non è una mia priorità. Poi mi vesto anch’io, certo. E lo stile che mi piace seguire è classico, elegante e tradizionale. Mi sento comodo e a mio agio. Fino a 20-25 anni tutti i miei vestiti li compravano mamma, le sorelle o le fidanzate del periodo. E non ci ho mai litigato perché accettavo tutto quello che dicevano, non avevo un’opinione…".

Chi l’ha ispirata mentre cresceva? Sia nel mondo sportivo sia fuori dallo sport.

"Mio padre ha sempre utilizzato come riferimento Rafa Nadal. E anche a me piace molto, per lo spirito competitivo e per il rispetto con cui fa le cose. Con chiarezza e una forma che dice tutto di lui. A mia volta, voglio essere il migliore in pista ma anche fuori".

Cosa le piace fare lontano dai circuiti?

"Sono una persona molto sportiva, i miei hobby sono legati soprattutto a quello. Pratico da sempre golf, padel, sci, adesso tanta bicicletta, per allenamento ma anche perché mi diverte. E nel tempo libero seguo un sacco di sport in tv".

Madrid, la sua città, è piena di musei bellissimi. Ci va ogni tanto? L’arte le piace?

"Sono sincero: no, non ci vado. Tutte le visite le ho fatte quando avevo 13 o 14 anni con la scuola e praticamente la mia frequentazione di musei è finita lì. Però se qualcuno si siede a spiegarmela, meglio: l’arte mi interessa. Ma andare io da solo, a guardare una mostra, questo non lo faccio. Ed è curioso perché se poi uno mi parla di un’opera d’arte, del perché è fatta in quel modo, della sua storia, mi piace e mi diverte".

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