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Pennetta: “Io e Fognini con la Spagna nel cuore, ma questa sera si tifa Italia!”

Getty Images

La tennista azzurra, moglie del collega Fabio Fognini, parla della sifa di questa sera tra le due Nazionali di calcio

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Italiani di Spagna: Flavia Pennetta e Fabio Fognini, la coppia d'oro del tennis azzurro, vivono da tempo in terra iberica, luogo dove hanno deciso di vivere e mettere su famiglia. Intervistata da La Gazzetta dello Sport, la Pennetta ha parlato della semifinale di questa sera tra Italia e Spagna: "A Barcellona sono nati Federico e Farah, i nostri bambini. Però non hanno il doppio passaporto. A Barcellona conserviamo la nostra casa, è un posto che adoro, un piccolo paradiso a cui mi legano ricordi meravigliosi".

Flavia, davanti al televisore il cuore suo e di Fabio sarà diviso?

"Se pensate davvero che possiamo avere la tentazione di parteggiare per la Spagna, beh, siete proprio fuori strada. Non c’è il minimo dubbio, si tifa Italia con tutto il cuore!".

Sia lei che suo marito avete avuto grandi soddisfazioni in nazionale tra Coppa Davis e Fed Cup. Sapete bene che cosa vuol dire lottare e soffrire con quella maglia...

"La maglia azzurra mette i superpoteri! Noi ragazze abbiamo vinto tanto, Fabio poi quando ha giocato in Davis ci ha sempre messo il cuore, dando tutto e rispondendo sempre presente a ogni chiamata. Di lui potete dire quello che volete, ma per l’Italia ha fatto sempre il massimo".

Le piace questa Nazionale? E Mancini?

"Penso che Mancini abbia fatto un ottimo lavoro creando un gruppo molto unito, che va nella stessa direzione. La nostra è una squadra che non ha un “crack”, una primadonna, ed è anche la sua forza. Ritengo che in Fed Cup (la Coppa Davis al femminile, ndr) non avremmo vinto così tanto senza un capitano come Corrado Barazzutti, capace di tenere insieme quattro donne tutte forti".

In ogni famiglia vedere la partita dell’Italia è un rito: voi come la guarderete?

"Si guarda tutti insieme davanti alla tv, famiglia, amici, bambini. Sarà una festa, perché quando gioca l’Italia è sempre così. Fabio poi è amico di Insigne e Florenzi, perciò sarà ancora più coinvolto. Oddio, a dire il vero appena sento l’inno solitamente piango, quindi il coinvolgimento ci sarà anche da parte mia, eccome".

Il vostro primogenito, Federico, è già un tifoso?

"Ha 4 anni ma è già un supertifoso. Sarà sicuramente coinvolto dalla partita. Di solito esulta, urla “gooooool”. Finge di tirare i rigori, si butta per terra e urla “fallo!” rotolandosi con il ginocchio tra le mani. Sarà bellissimo per lui vedere la partita con il papà, qui a Brindisi dove siamo ora".

Davanti all tv pizza o paella?

"La liturgia della serata prevede una cena italianissima, niente paella. Magari una grigliata oppure pizza e birra, l’importante è tifare tutti insieme".

Dagli amici spagnoli ha già ricevuto qualche sfottò?

"Per quanto riguarda me, ancora nessuna “picada”, come le chiamano in Spagna, nessuna puntura. Forse Fabio ne ha ricevuta qualcuna, ma penso che arriveranno soprattutto durante o dopo la partita. Il bello della sfida è anche questo, punzecchiarsi".

Tra Italia e Spagna c’è rivalità da sempre, nel calcio come nel tennis.

"Siamo due nazioni simili, amiche e rivali. È giusto che quando si entra in campo l’amicizia venga messa da parte. Poi, la cosa più bella è riabbracciarsi fuori dal campo. Non immaginate quante volte io e Francesca Schiavone ci siamo battute e mandate a quel paese in campo per poi guardarci negli occhi e andare a cena insieme subito dopo. Amiche come prima. E così sarà anche per le “nostre” nazionali. Quindi, ora e sempre Forza Azzurri!".