Barbara Pedrotti, presentatrice di avvenimenti, volto tv e speaker tecnico sportivo ha parlato della sua vita sulle pagine di Tuttosport:


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Barbara Pedrotti: “Essere belli aiuta, ma non basta. Vivo di passioni, il motore della vita”
Che spazio hanno le passioni nella sua vita?
«Io vivo di passioni, che sono il motore della mia vita. Mi piace tanto ciò che faccio, il mio sogno da bambina è diventato realtà. Poter parlare di emozioni che arrivano da un grande gesto sportivo, o poter raccontare un grande personaggio sportivo e quindi tutto il suo vissuto, dalle gioie ai pianti: è una fortuna. All’inizio è stata dura, più delusioni e porte chiuse in faccia che discese e soddisfazioni, ma grazie alla passione ho trovato la forza per non mollare».
Quali gli sport che l’appassionano di più tra commentati e praticati?
«Seguo tantissime discipline. Da sempre quelle a due ruote: il ciclismo e il motociclismo. Poi ovviamente il calcio. Nella mia vita ho nuotato tantissimo, soprattutto quando ero piccola, ora vado moltissimo in bici: ho scoperto la gravel che per la sua flessibilità ti permette di scegliere il tragitto che vuoi. E’ un tipo di bici che è sinonimo di libertà. Lo sport che mi rilassa di più è il nuoto, ma se lo pratico in mare».
Si dice che solo le pietre non cambino mai idea. Se torna indietro negli anni dove non ritrova per nulla la Barbara che è ora?
«Io sono nata in un paesino del Trentino e immaginavo le grandi città in cui avrei voluto vivere. Ero attratta dal luccichìo dei locali alla moda etc. All’inizio mi sono fatta prendere da quel mondo: contava apparire, essere nei posti giusti con le persone giuste. Poi mi sono guardata allo specchio e mi sono chiesta: “Ma io voglio questo?”. E mi sono detta: “No”. Per cui ora scelgo luoghi e persone in base ad altri canoni e valori. C’è gente che va a mangiare in un locale stellato e poi magari ha difficoltà ad arrivare a fine mese e lo fa per immagine...!».
Aiuta o complica essere una bella donna?
«Non complica. Ma può trasformarsi in un grandissimo limite se si pensa che possa bastare solo quello. Come chi ha talento e pensa che basti. Invece no, bisogna applicarsi».
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