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Nadal: “A 19 anni mi dissero che non avrei mai più giocato. Senza la mia famiglia…”

Getty Images

Il tennista spagnolo si racconta

alfa

Rafael Nadal, leggenda del tennis, si è accontato a cuore aperto in un'intervista concessa al Corriere della Sera.

Come ha vissuto il lockdown?

"Male. Soprattutto all’inizio è stato difficile: tutto quel tempo chiuso in casa, senza niente da fare, io che sono abituato a muovermi di continuo… almeno mia moglie María Francisca aveva il suo lavoro di ufficio. È direttrice della nostra Fondazione".

Lei sta da tutta la vita con la stessa donna. Quando l’ha conosciuta?

"Ci conosciamo da sempre, da quando eravamo piccoli. Meri è il mio punto di stabilità".

È vero che dietro la sua crisi del 2009 c’era la crisi tra i suoi genitori?

"È vero. Quell’anno si separarono, sia pure solo per un periodo. Io ne ho sofferto moltissimo; perché senza la mia famiglia non avrei fatto nulla".

Lei ha avuto molti infortuni.

"A diciannove anni, avevo appena vinto il primo Roland Garros, mi dissero che non avrei più potuto giocare, per

una malformazione al piede sinistro".

Come reagì?

"Il dolore era tale che mi allenavo a colpire la pallina seduto su una sedia in mezzo al campo. Poi sono guarito, grazie a una soletta che cambiava la posizione del piede, ma mi infiammava le ginocchia…".