Enzo Miccio: “Boateng, Pellegrini, Berardi e Castrovilli: vi racconto i miei matrimoni”

Enzo Miccio, wedding planner e designer, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha parlato dei matrimoni organizzati degli sportivi.

Ricorda il primo di uno sportivo che ha organizzato?

«Sì. Qualcosa. Mi sembra fossimo nella zona di Bergamo e lui si chiama Aimo Diana. La sposa era bionda».

Lo sa che è un bravo allenatore che ha appena portato in Serie B la Reggiana?

«Non lo sapevo».

Ma lei Miccio, è sportivo?

«Non tifoso da stadio, ma è chiaro che gioisco per quel che ha fatto il Napoli vincendo questo meraviglioso scudetto. In passato sono stato pure inviato di Quelli che il calcio. Amo Napoli, la passione che ha. Il mio sport preferito è l’equitazione, adoro andare a cavallo e vado in palestra».

Torniamo ai matrimoni. Ha organizzato quello di Federica Pellegrini e Matteo Giunta. Come lo ha pensato?

«Innanzitutto a Venezia. Città dell’acqua e loro sono due uomini d’acqua. E le origini di Fede. E poi come una festa di due persone normali. Intimo, familiare. Con una chicca per gli ospiti: un cuore rosso col vetro soffiato dai maestri di Murano».

Lo scorso anno ha fatto il pieno. Nel calcio ha organizzato le nozze di Domenico Berardi, stella di Nazionale e Sassuolo.

«Stupendo, sul Lago di Garda. La favola e il trionfo del romanticismo. Loro hanno già un bambino. Volevano divertirsi con gli amici, molti del calcio. Hanno ballato anche durante la cena».

E la festa di Gaetano Castrovilli della Fiorentina che ha sposato Miss Italia 2016 Rachele Risaliti?

«Lì mi sono imposto io.... Conosco Rachele, ero in giuria a Miss Italia. Le voglio bene. È nella copertina del mio libro, “Ditemi sempre di sì”. Le ho scritto “Il matrimonio te lo organizzo io”. Bello».

E il più complicato.... Quello di Kevin Prince Boateng con Valentina Fradregada? In campagna con tanti fiori bianchi.

«In Toscana, in una location da cartolina. Un borgo. Loro sono molto riservati, non volevano paparazzi, avevano dato l’esclusiva a una sola rivista. Sono anche un po’, bonariamente, folli... È stato il primo matrimonio nel metaverso».

Che cosa chiede un calciatore a lei quando deve sposarsi?

«Diciamo che l’uomo accontenta la moglie. I sogni sono della sposa e lui cede il passo. Poi c’è la forte influenza della mamma della sposa. Il personaggio, il calciatore in questo caso, sceglie i vini, la musica, il deejay».

Come vestono i calciatori?

«Sono molto migliorati, anche se restano logo addicted. Poi c’è chi ha gran gusto come Boateng. Ma ricordo piacevolmente anche l’abito sartoriale di Berardi. Con loro sono rimasto in contatto, si crea un’amicizia che resta nel tempo».