"Lo ha tradito il corpo, nella testa è sempre rimasto un ragazzo: ironico, brillante, trascinato dal coraggio delle sue idee. Lascia un grande vuoto, della mia vita è stato una pietra miliare". Licia Colò ha visto l'ultima volta Nicola Pietrangeli qualche giorno fa, lei che del campione scomparso è stato un grande amore. Il più grande, lo aveva definito negli ultimi tempi il tennista: una storia durata sette anni dal 1987 al 1994 anche tra le critiche per la differenza di età, e trasformata - racconta ora lei - "in una bellissima amicizia".

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Licia Colò: “Grande amore con Pietrangeli, poi è diventata amicizia fino alla fine”
"Per me è una grande perdita - racconta all'ANSA Colò - e quando va via qualcosa di così importante senti il terreno scivolare sotto i piedi. Ma ora voglio ricordarlo per quello che è stato fino all'ultimo, anche quando ci siamo visti pochi giorni ed era consapevole che stava male. Ma era quello di sempre, mi prendeva in giro, dicendo che non ricordavo nulla e lui ancora tutto. Non era rassegnato, mi ha chiesto se gli cucinavo un piatto che amava tanto e che gli preparavo trent'anni fa: una pasta alla siciliana. Nella testa era quello di sempre, un ragazzo. Mi sono innamorata del suo coraggio, era sempre convinto delle sue idee, anche per questo non apprezzato.
Aveva la spavalderia che è tipica dei giovani, ed è un grande valore. Se tu sei convinto di ciò che pensi non devi adattarti e adeguarti a quelle degli altri, mi diceva sempre. Però è uno che conosceva il rispetto, non amava quelli che si lamentavano: tanti anni fa abbiamo fatto un tratto di strada insieme ed è stato bellissimo: lui aveva 50 anni, ma di testa sempre trenta. Mi ha insegnato tantissimo - aggiunge con commozione la conduttrice tv - mi ha aiutato a credere in me stessa, non ad essere arroganti, ma mai a testa bassa. Ecco con lui ho imparato ad andare a testa alta, in un mondo che tende a sminuire il valore delle donne lui ha sempre fatto il contrario. 'Licia tu puoi tutto e quello che meriti lo puoi conquistare', mi ripeteva".
Un amore finito, ma é rimasto quel filo fatto di stima e bene reciproco che ha continuato ad unirli. "E' stato un compagno a cui ho tenuto tantissimo, è stato un grande amore, e come tutte le storie, anche le più importanti possono finire: e trasformarsi. La nostra è diventata un'amicizia durata fino alla fine. Ora sapeva di stare male, mi diceva che era un po' stanco di sentirsi stanco. I funerali? Con la sua ironia li aveva già immaginati e in qualche modo indicati: li voleva nello stadio a lui intitolato in vita. 'C'è il parcheggio, scherzava, e se piove lo rimandano'. Ecco lì c'è tutto Nicola, ironico, coraggioso: ragazzo per sempre".
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