Sofia Goggia, campionessa di sci azzurra, si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con tanti obiettivi, agonistici e non. Queste le sue parole a La Gazzetta dello Sport: "Pressione? Non la sento, ma se mi ci fate pensare in effetti è così. Chiaramente se ci fosse stata anche Federica (Brignone, infortunata, ndr) questa attesa l’avremmo divisa in due, dandoci manforte. Invece, da quando lei si è infortunata, con il mio staff ci siamo imposti di stare il più possibile nella nostra bolla, per evitare di essere travolti da una stagione che si preannuncia decisamente impegnativa. Quanto a Fede, aspettiamo tutti il momento del suo ritorno sulla neve, e magari le cose andranno diversamente da quella che è la situazione attuale. Si è affidata a gente ottima e glielo auguro".


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Sofia Goggia: “Olimpiadi? Se vinco non mi ritiro. E a fine gennaio mi laureao”
Milano Cortina, per il momento, resta sullo sfondo?
"Se parliamo di pressioni, assolutamente sì. Che poi, come dice il ct del volley Julio Velasco, avere la pressione è un privilegio, perché se ce l’hai significa che puoi fare grandissime cose. Ma l’invito che voglio fare a tutti i miei compagni è un altro, e cioè di focalizzarsi sulla bellezza di poter rappresentare l’Italia sul territorio italiano. Non capita a tanti di disputare un’Olimpiade in casa, dovremo provare l’orgoglio e l’emozione di essere supportati dall’energia dei nostri tifosi".
Facciamo un gioco: se vince un altro oro olimpico nella “sua” Cortina si ritira?
"No… no… no. Non è successo nel 2018 dopo la vittoria di Pyeongchang e spero che non succeda quest’anno".
Almeno proverà a laurearsi, ora che le manca solo la tesi in Scienze Politiche?
"Non ci crederete, ma la consegna della tesi è prevista per l’ultima settimana di gennaio. Insomma, non proprio un periodo tranquillo. Come argomento ho scelto la propaganda durante i Giochi olimpici, incluso il caso del conflitto tra Russia e Ucraina".
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