Intervistato da Repubblica, Nino D'Angelo parla della stagione del Napoli. Il cantante è entusiasta della squadra di Spalletti che in campionato vola e in Champions ha battuto l'Eintracht: "Anche con Sarri avevamo fatto qualcosa di bello. Ma ora è diverso, mi toglie le parole. Non riesco a trovare un difetto: il gioco, l’unità tra i calciatori, la capacità di affrontare le partite tutte allo stesso modo. È come quando scrivo una bella canzone, ca m piac’ a me , sento quella emozione: “perfetto, finito, sono soddisfatto".
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Nino D’Angelo: “Napoli mai così forte, mi toglie le parole. Scaramanzia? Sono messo male…”
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Quanto è diversa questa squadra da quella dei primi due scudetti?
—«Quel Napoli là è intoccabile: era troppo mio, ero un ragazzo. Siamo in un’altra epoca, allora non c’era questa tattica, questo possesso palla. Ma c’era Maradona. Non solo il più grande giocatore di tutti i pianeti, ma soprattutto un mio amico. Ci ho girato insieme Tifosi nel 1999. Diego stava già male, pesava tanto, troppo. Non rideva più. Ma è stato un incontro meraviglioso, commovente».
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La Champions cosa rappresenta? Un pensiero troppo grande?
—«No, non così grande. Non ho mai visto un Napoli così in Europa, se la gioca con tutti. L’Eintracht non è il Real Madrid, lo so. E apprezzo Spalletti perché ci tiene tutti con i piedi per terra. Ma io parlo da tifoso e dico: a Francoforte potevamo segnare cinque gol».
Dalla premessa dell’intervista abbiamo capito che con la scaramanzia....
—«...sono messo molto male. Sono andato a vedere la partita di San Siro con l’Inter e abbiamo perso: niente più stadio. Vedo le partite a casa, da solo, se ne devono andare tutti, tranne mia moglie, che non capiva niente di pallone, ora sa tutto, l’ho contaminata».
(Repubblica)
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