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Ilaria D’Amico: “Io rovinafamiglie? Con Buffon è andata così. Problemi con Diletta? Macché”

Le parole della conduttrice di Sky Sport

Marco

Ilaria D'Amico, conduttrice di Sky Sport, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, nella quale ha parlato del suo lavoro, della sua relazione con Gigi Buffon ma non solo.

Dopo ventitré anni ha annunciato l’addio al calcio, non pensa possa mancarle?

“Non mi mancherà perché lo vivrò per sempre in un altro modo, il calcio da me è di casa. I figli maschi giocano a calcio, ho un compagno che è intriso di calcio, anche se fuori dal campo ne parla pochissimo. Per me è naturale seguire una partita e parlare di calcio, ieri ero sul taxi e mi chiedevano della Champions e del possibile addio di Koulibaly al Napoli”.

Cosa l’ha spinta verso questa decisione?

“Non è una questione di stanchezza, avrei potuto continuare. Lavoro in una azienda straordinaria che conosco e dove tutto è ormai rodato. Gli ingranaggi funzionano, ci sono i migliori inviati e commentatori, una macchina perfetta. Forse il punto è proprio questo, la macchina la conosco bene e mi rendo conto di aver fatto tutto: Mondiali, Europei, tanta Serie A e ora anche la Champions League. Adesso mi manca la sfida, la paura e l’emozione di veder crescere qualcos’altro”.

Chi vorrebbe al suo posto? Si fa il nome di Anna Billò…

“Non ho idea di chi sceglieranno, comunque per da noi c’è talmente tanta qualità interna che la scelta è ampia. Anna? Fa l’Europa League da tanto tempo ed è in Sky da almeno quindici anni in conduzione. Se fosse lei avrebbe l’esperienza per fare bene”.

Si è parlato molto della sua rivalità con Diletta Leotta.

“Una grande bufala. La cosa incredibile è che non si mettano mai gli uomini contro gli uomini ma sempre le donne contro le donne. Le dirò che ho avuto più problemi con gli uomini e mai uno con una collega donna. E tutte possono testimoniare”.

Nessuna proposta indecente?

“In Sky mai, tutto questo è fantascienza. In generale in passato diciamo che bisognava essere più accorti perché qualche lupo di mare lo incontravi sulla tua strada. Per accorti intendo che a volte è stato necessario inviare dei messaggi scoraggianti anche con il linguaggio del corpo. Insomma non mi sono mai trovata nella condizione di dover spingere via qualcuno, ma è capitato di annusare quella sgradevole sensazione ed è una cosa che ti irrigidisce. Viviamo in un’epoca migliore da questo punto di vista, il Me Too ha aiutato”.

Come sono a cena Ronaldo e Georgina?

Non lo so (ride, ndr)”.

Niente cene a quattro con lei e Buffon?

“Noi facciamo poche cene, li ho visti solo a quelle di Natale. Mi risulta che anche loro siano molto appartati”.

Diceva “mai con un calciatore” e si è innamorata di Gigi.

“Ho capito quanto sia da scemi dire ‘mai con’ e procedere per stereotipi. In tanti anni di frequentazione ho sempre considerato Gigi un grande campione, l’uomo dei Mondiali, delle parate pazzesche ma non lo avevo mai capito umanamente. Mi fermavo per esempio alla maglietta ‘boia chi molla’, lui mi dice ‘Ila, avevo 18 anni!’ e ci siamo incontrati che ne aveva quasi quaranta”.

Le cose sono cambiate.

“Quando ti parte il cuore è bellissimo ma al tempo stesso spaventoso. Ci siamo fidati di noi, di quello che sentivamo. Ho seguito il cuore, non la ragione perché quella mi portava solo a cose negative. Dal lavoro all’immagine pubblica al giudizio di chi si mette lì con il dito puntato”.

Si è ritrovata al centro del gossip con l’accusa di “rovinafamiglie”, ne ha sofferto?

“Ci risiamo: ha mai sentito usare il termine rovinafamiglie per un uomo? C’è l’orrendo gusto di voler ritenere una donna sempre responsabile della fine di qualcosa. Quando io e Gigi ci siamo incontrati eravamo già persone mature e responsabili, reduci da rapporti fortemente compromessi e da periodi molto dolorosi. Io non ho trovato un uomo felice in un rapporto idilliaco che ha battuto la testa e improvvisamente si è innamorato di me, bensì un uomo con una crisi esplosa da tempo nella coppia, che ha trovato me nella stessa situazione”.

Si parla molto delle sue gaffe.

“Guardi, io rido quando vedo giornalisti che vorrebbero riassumere la mia carriera come quella di una professionista impreparata e collezionatrice di gaffe. Quella con Mourinho per esempio non è mai accaduta. Avevamo tempi folli, la regia mi chiede di prendere tempo dopo averlo già salutato, l’ho richiamato ma lui non ha sentito, non è andato via. Per quale motivo Mourinho, con cui ho un ottimo rapporto da anni, si sarebbe dovuto offendere per una domanda su quale sarebbe potuta essere la sua formazione ideale?”.

Cosa non le perdonano?

“Forse c’è la volontà di colpirmi, anche per Gigi, sapevo che questo non avrebbe aiutato la mia carriera. In vent’anni di gaffe ne avrò fatte una ventina, nessuno scriveva niente perché ora uno le deve inventare?”.

Una volta al mese qualcuno annuncia una sua gravidanza o matrimonio, chiedo: è incinta e sta per sposarsi?

“Non ho annunci da fare, questo mese non mi sposo e non sono incinta (ride, ndr)”.