Dalila Stramaccioni, compagna del tecnico dell'Al Gharafa Andrea, ha concesso una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando del suo nuovo luogo di vita e non solo.


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Dalila Stramaccioni: “I social? Andrea è anti Instagram: l’ha aperto perché…”
Le parole della compagna del tecnico: "Io con Instagram invece ci lavoro e sono alla costante ricerca dell’equilibrio perfetto tra il raccontare la mia vita e tenere il telefono offline"
Cosa si prova a fare un trasloco intercontinentale in epoca di pandemia?
“Ero preoccupata sopratutto per i bambini, ma la voglia di riunire la famiglia. Stare tutti insieme, in un certo senso proteggere l’unità familiare vale questi sacrifici e non sempre la scelta di comodo è la migliore. Non potrei essere più felice di così”.
A Doha siete appena arrivati: Milano, Udine, Atene, Praga, Teheran e Roma: un aggettivo per ogni città?
“Doha, appena farà un po’ meno caldo, inizieremo a scoprirla anche con lunghe camminate. Poi Milano: stimolante, offre tantissimo e con un occhio sempre rivolto al futuro, ho tanti amici e tanti legami lì. Udine: sorprendente. Avevamo una bellissima casa in centro con vista sul castello e ogni mattina mi affacciavo respirando la bellezza del centro. Una città spesso sottovalutata perché poco conosciuta eppure al centro di tutto, l’ho scelta per far nascere Giulio. Atene: storica e bellissima.Praga: misteriosa. Una città bella che appare a volte fredda, dove convivono, in una strana armonia, architettura gotica e barocca. Si vive molto bene, è piena di servizi e molto efficiente, motivo per il quale ci siamo trattenuti oltre il previsto ed abbiamo ancora casa lì. Tehran: affascinante. Forse l’unica destinazione dove ero indecisa se raggiungere Andrea. Sono partita con biglietto di andata e ritorno… ma non sono più tornata. Sono rimasta colpita piacevolmente da tantissime cose. Si respira ovunque tutto il fascino mediorientale che solo una città così grande e ricca di storia può trasmettere. Il popolo persiano è incredibile, con una cultura per l’ospitalità impressionante. Per me è stato amore a prima vista e l’accoglienza di questo popolo la porto e la porterò sempre nel cuore”.
E Roma?
“Unica. È la mia e la nostra città…e racchiude tutto. Bellezza, fascino, amore, famiglia, casa. Serve aggiungere altro?”
Come è la vita di mamma di tre bambini che cambiano spesso città e paese? È più una risorsa o, per ora, una difficoltà?
“La vivo come una grande risorsa, sono fortunata a poter vivere esperienze così intense all’estero entrando spesso dalla “porta principale”. Ovviamente le difficoltà di ambientamento sono tante e non è facile anche e soprattutto da quando ci sono i bimbi e per di più ora che sono in età scolastica, ma i loro hanno capacità di adattamento straordinarie e sarà un bagaglio di esperienze incredibili”.
Il viaggio più bello che avete fatto?
“California, estate 2013. Abbiamo trascorso lì diversi mesi. Prendemmo una casa a Beverly Hills: la mattian studiavamo inglese all’Università della California e il pomeriggio vivevamo la vita di LA, a gennaio prendevamo il sole a Malibù. E non penso sia un caso che proprio lì rimasi incinta di Giulio… Eravamo felici e sereni lontani da qualche pressione e ingerenza di troppo nella nostra vita privata in quel periodo”.
Il suo rapporto con i social è più stretto rispetto a quello di tuo marito: ce lo racconta?
“Andrea è anti social e ha aperto il suo account Instagram su pressioni del suo agente per evitare la continua comparsa di profili fake…. e grazie alla popolarità in Iran ha stabilito (involontariamente) il record di commenti sotto un singolo post arrivando a quasi 10 milioni. Io con Instagram invece ci lavoro e sono alla costante ricerca dell’equilibrio perfetto tra il raccontare la mia vita e tenere il telefono offline. Oggi se non posti non l’hai vissuto veramente. E questo potere dei social di rendere ciò che si vive “reale” o meno mi inquieta molto”.
C’è una città nel mondo dove in futuro le piacerebbe vivere?
“Tokyo. E poi mi piacerebbe tornare con la mia famiglia: Madrid, dove feci l’Erasmus e spiccò il volo la nostra storia d’amore… fu lì che Andrea il giorno di San Valentino 2011 con una sorpresa mi chiese di sposarlo”.
A Roma casa vostra è in centro: com’è il rapporto con la città?
“Abbiamo pensato tanto a dove vivere prima si acquistare casa. E alla fine abbiamo deciso di stare in centro, a poche centinaia di metri dal Colosseo. Andrea è nato e cresciuto a San Giovanni e voleva rimanere vicino alle sue radici…le stesse che gli hanno trasmesso il giusto mix di romanità e valori semplici, ma essenziali. Roma è una città meravigliosa che talvolta non funziona come dovrebbe, Noi però la amiamo lo stesso e quando ci siamo cerchiamo di godercela.
Cosa si aspetta da questa nuova esperienza?
“Innanzitutto spero che Andrea possa ambientarsi bene e fare il suo lavoro. Dopodiché ci siamo noi quattro… trovare subito i giusti equilibri e una routine collaudata che ci faccia sentire a casa. Questo è il mio compito…duro, a volte durissimo, ma molto stimolante. Il nostro piccolo segreto è che indipendentemente da Doha, Tehran, Atene, Praga o Roma casa nostra è sempre e solo dove torniamo tutti insieme a dormire la sera”.
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