La carriera di Cristian Chivu, ma anche la sua vita, avrebbero potuto cambiare per sempre il 6 gennaio 2010 quando, durante uno scontro di gioco, riportò la frattura del cranio. L'ex difensore rumeno si è raccontato a cuore aperto nel corso di un'intervista concessa a Cronache di Spogliaotio, ripercorrendo i momenti bui dopo il grave infortunio alla testa: "Ho avuto grande paura di dover smettere di giocare. Appena è successo avevo tutta la parte sinistra del corpo paralizzata. Ero anche consapevole che l'intervento fosse molto delicato e che ci sarebbero potute essere delle complicazioni. Mi hanno dovuto aprire la teca cranica e hanno tolto dei pezzi di osso che erano entrati nel cervello, per poi ricostruire tutto.Stare in terapia intensiva non è per nulla semplice. Sei sottoposto continuamente a esami, vieni svegliato ogni ora e ti riempiono di domande. Inoltre senti cosa succede agli altri pazienti intorno a te. Non è facile da gestire, ma ero contento di essere vivo. Prima di rientrare in campo ho dovuto fare un secondo intervento per chiudere i fori al cranio provocati dall'operazione. Con quelli non avrei avuto l'idoneità per tornare a giocare. Inizialmente ho avuto dei momenti di vuoto dovuti ai farmaci che prendevo. Sono passato dalla paura della morte a quella di non poter più essere la persona di prima. Tuttora ho timore per il mio futuro".
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Chivu: “Ho avuto paura di morire. Tuttora ho timore per il mio futuro”
L'ex difensore rumeno si è raccontato a cuore aperto, ripercorrendo i momenti bui dopo il grave infortunio alla testa
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