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Chivu: “Prendevo delle medicine, i miei compagni chiedevano a mia moglie se…”

Chivu: “Prendevo delle medicine, i miei compagni chiedevano a mia moglie se…” - immagine 1
L'ex difensore dell'Inter, oggi allenatore della Primavera nerazzurra, ha rivelato partivolari personali e delicati risalenti al 2010
alfa

Cristian Chivu, ex difensore dell'Inter e oggi allenatore della Primavera nerazzurra, nel corso di un'intervista concessa a Sportitalia ha rivelato alcuni particolari molto personali e delicati legati al periodo successivo al grave infortunio che gli capitò a gennaio del 1010, quando riportò la frattura del cranio: "Ci tengo a specificare delle cose che non ho mai detto: tutte le cose subite nel post intervento, con tutte le medicine che prendevo, mi avevano portato a fare delle cose che non facevano parte di me. A partire dai gesti osceni fatti dopo la partita di Coppa a Roma, al pugno a Marco Rossi, alla litigata con Rafa Benitez. E nessuno sa che prendevo delle medicine che mi toglievano i filtri. Mi ricordo che i miei compagni chiamavano a casa mia moglie e chiedevano se tutto fosse a posto, se io a casa sono aggressivo, se mettevo le mani addosso. Ci tengo a specificarlo, perchè poi vengo giudicato per uno che è andato a Roma a fare quei gesti osceni, nonostante ho chiesto scusa. Tutto culminò con il pugno a Marco Rossi: fu come un animale che reagisce al primo istinto, però c'è un perchè. Avrei dovuto prendere quelle medicine per 2 mesi, ma le ho portati avanti per 9 mesi. Ci tenevo a dirlo".

"Le mie incertezze e le mie paure più grandi son lì, nell'ambito della famiglia. Non voglio deludere mia moglie e non voglio fallire nell'essere padre, è una bella lotta con me stesso. Mia moglie è il pilastro della famiglia, il pilastro di questo gruppo. Mi danno tanto, e a volte mi sembra di offrire poco. C'è qualche situazione che mi fa a volte essere non presente tra i miei mille pensieri. Alle volte divento "asociale" con delle persone che non si meritano questa mia mancanza. Ho una famiglia meravigliosa e mi impegno per essere all'altezza".