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Canalis: “Se metto una lingerie sto lavorando, ma la vera Elisabetta è…”

Canalis: “Se metto una lingerie sto lavorando, ma la vera Elisabetta è…” - immagine 1
Le parole dell'ex velina: "Chi mi conosce bene sa che la vera Elisabetta è quella che combatte, che sta sul ring e si sporca"

Marco

Elisabetta Canalis, ex velina e showgirl, ha concesso un'intervista a 7, magazine del Corriere della Sera. Ecco le sue parole sulla sua nuova passione, il kickboxing: "Ho sempre usato il mio corpo per lavorare, se metto un bikini o una lingerie, sto lavorando, tutto qui. Ma chi mi conosce bene sa che la vera Elisabetta è quella che combatte, che sta sul ring e si sporca. Quella che si infila la t-shirt al rovescio e se ne accorge più tardi. Questa sicurezza l’ho acquisita dopo un po’ di anni, ho deciso di affiancare a una immagine che mi facevo corrispondere anche quella di una Elisabetta più reale.

Canalis: “Se metto una lingerie sto lavorando, ma la vera Elisabetta è…”- immagine 2

Oggi ho il potere di decidere come voglio essere. Anche io ho a casa un marito che quando tornavo dai test di krav maga (un’arte marziale, ndr ) con i graffi al collo e tremante mi diceva: “Secondo te è bello che veda mia moglie così”? Io gli rispondevo: “Supportami, tu vai a fare surf e non so neppure se tornerai vivo, perché è pieno di squali. Ho paura, ma mi interessa che tu sia soddisfatto”. Oggi Brian è il mio primo sostenitore, insieme a mia figlia, che quando ho vinto a Torino si è messa a piangere per l’emozione. Non permetto a nessuno di mettersi tra me e questo sport.

er molti uomini è irritante vedere donne che praticano sport maschili. La forza fisica è una parte della costruzione sociale della virilità, per cui gli uomini si sentono sfidati in casa, vedono in pericolo la loro identità: accettarla è uno sforzo incredibile, lo capisco, ma si devono adeguare. Quando ho iniziato il mio percorso credevo non fregasse nulla a nessuno di quello che stavo facendo e non capisco neanche la grande reazione che c’è stata, ma mi fa piacere. Se ce l’ho fatta io, ce la possono fare altre donne, la mia età non è un limite, non lo sono neppure le mie spalle lussate o i problemi alla schiena. Ma soprattutto non è un limite l’immagine che di me posso restituire. Quando mi dicono “non credi che questo sport così violento e aggressivo finirà per danneggiare la tua immagine”, allora sai che cosa mi scatta dentro? Che lo farò dieci volte di più", ha concluso.

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