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Briatore: “Billionaire e Rolls Royce, quante bugie su di me. Con la Gregoraci c’è affetto”

L'imprenditore si sfoga dopo le ultime polemiche

alfa

Flavio Briatore, in un'intervista concessa a Libero, ha voluto togliersi diversi sassolini dalla scarpa dopo le numerose polemiche che lo hanno coinvolto, dai contagi di Covid-19 nel suo Billionaire alla Rolls Royce che ha ostruito il traffico a Milano, considerata erroneamente di sua proprietà: "Tutto nasce giovedì scorso quando il Corriere pubblica un articolo sul sito, con tanto di video, accusandomi di aver parcheggiato una Rolls Royce nel cuore di Milano, in modo tale da bloccare il traffico. Io chiamo subito il giornalista, smentendo categoricamente e dicendogli che non potrei mai essere io: sono a Montecarlo,non guido da 20 anni e la targa della mia auto è monegasca, non italiana come quella ripresa nel video. Il giornalista del Corriere riporta la smentita ma continua a sostenere nell'articolo di avere le prove: i testimoni, dice, riferiscono che si tratta di Briatore… E per due giorni il Corriere continua così, fino a che, in modo molto cortese, non si espone Luigi Proietti che, parlando con Leggo e Il Giornale, ammette di essere lui il vero responsabile dell'infrazione".

La faccenda si chiude qui?

"Macché. Il Corriere per due giorni mi ha descritto come un furbetto: prima di pubblicare il pezzo non si è degnato

di farmi unachiamata per appurare che fossi realmente io, e dopo ha continuato a giocare sull'equivoco, sostenendo che Proietti era un mio sosia. E poi, a parte il pentimento tardivo pubblicato nel pezzo, non mi sono arrivate le scuse personali né del giornalista né del direttore né dell’editore. Pertanto farò causa".

È dalla scorsa estate che lei è nel mirino. Allora l'accusavano di essere un propagatore di coronavirus col suo locale, il Billionaire…

"Sul Billionaire sono state dette tante falsità. Si parlava di 60 dipendenti positivi, quando invece erano 28, peraltro

tutti supportati adeguatamente, curati e guariti. E poi, se davvero quello era il grande focolaio, com'è che il Billionaire è chiuso da più di quattro mesi ma oggi i contagi in Italia non smettono di crescere? Resto convinto che, se anziché Billionaire, si fosse chiamato Discoteca Bingo Bongo e fosse stato un locale qualsiasi, nessuno se ne sarebbe occupato. Invece così tanti si sono riempiti la bocca".

Si è spiegato il perché di questi attacchi? È tutta invidia sociale? O pesano le sue posizioni critiche nei confronti del governo Conte?

"Mi sono convinto che il Covid abbia creato un odio bestiale, esasperando la rabbia sociale nel nostro Paese. Come diceva Montanelli, prima, se vedevano una macchina di lusso al semaforo, gli italiani sognavano di fare soldi e potersela comprare. Oggi sognano di rigartela. E poi questa mia vicenda è po' una fotografia di quello che sta succedendo all'Italia: un Paese che in passato ha partorito idee, artisti, imprenditori, talenti e oggi si è rintanato nei propri pregiudizi e nella propria ideologia, a prescindere dai fatti. Spesso la stampa e i media contribuiscono a questo andazzo".

C'è qualcosa di vero in quella storia del contratto tra lei ed Elisabetta Gregoraci?

"No, non esiste nessun contratto. Su me ed Elisabetta sono state scritte e dette tante cazzate e cattiverie".

Ma tornerebbe mai con la Gregoraci, come sperano molti fan?

"Ora tra me e lei c’è un rapporto di affetto e dobbiamo solo lavorare insieme per il bene di nostro figlio. Sono contento che lei sia uscita dalla Casa del Gf e lo abbia fatto per passare le vacanze con Nathan, da grande mamma qual è".