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SAN REMO, ITALY - FEBRUARY 25: Pippo Baudo presents the 58th Sanremo Festival at Teatro Ariston on February 25, 2008 in Sanremo, Italy. (Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)
Pippo Baudo, decano dei conduttori televisivi, ha commentato la recente sentenza del Tar della Liguria che obbliga il Comune di Sanremo a indire una gara pubblica per l'organizzazione del Festival della Canzone Italiana dal 2026. Secondo Baudo, una perdita del Festival per la Rai rappresenterebbe un danno immenso sotto vari aspetti. "Milioni e milioni di euro persi dagli introiti pubblicitari, e un danno di immagine. Sarebbe un disastro", afferma senza mezzi termini a La Repubblica. Baudo esprime anche la sua tristezza per l'evolversi della situazione, definendo il Festival come l'ultimo grande evento popolare che caratterizza la Rai, simbolo della tradizione televisiva italiana.
Il conduttore sottolinea l'importanza storica e culturale del Festival, un evento che da decenni rappresenta un punto di riferimento per la Rai e per l'intero panorama televisivo italiano. "È un pezzo di storia", dice Baudo, evidenziando come la sua celebrazione annuale sia ancora attesa con entusiasmo dal pubblico. "Diciamo le cose come stanno. A livello popolare, per il servizio pubblico, è l'ultimo evento rimasto. Ha caratterizzato per decenni la Rai, è una settimana importante. Per Sanremo dopo tanti anni c'è ancora attesa".
Infine, Baudo commenta la questione del format del Festival: "Non esiste un format. Chiunque può stabilire come farlo, riscrivendo le sue regole. Il festival 2025 è della Rai, nel futuro, chissà. Con una base d'asta non so come potrebbe andare a finire
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