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Getty Images
Roberto Baggio, uno dei calciatori italiani più amati di sempre, nel giorno del cinquantacinquesimo compleanno si è raccontato in una lunga intervista a "Dribbling" su Rai2: "Cosa mi rimprovero? È qualcosa che non riesco a dimenticare. Il rigore fallito a Pasadena. Gli anni purtroppo si sentono e passano per tutti. Però bisogna avere lo spirito giusto per affrontarli. Mi sembra che il tempo stia correndo troppo veloce. Forse l'età, forse gli impegni, tutto sembra correre molto più veloce di una volta. Per fortuna ho tantissimi amici nel mondo e ho avuto veramente tanti, tanti messaggi di grande affetto e grande amicizia, per cui sono molto felice di questo. Mi sorprende l'affetto della gente visto che sono tanti anni che non gioco. È la cosa più bella e profonda che mi è rimasta del calcio. Se apprezzi le cose semplici ti emozioni tutto il giorno. La spiritualità? L'ho presa come un'occasione importante per approfondire ancora di più la mia fede e rimettermi ancora di più in gioco. Il calcio? Lo vivevo in un'altra maniera, forse sono invidioso e geloso alla fine, verso chi lo può ancora praticare e vivere e allora a volte mi allontano anche per questo. Perché vorrei poter tornare a vivere qui momenti in cui rincorrevo una palla".
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