Andrea Kimi Antonelli, pilota italiano della Mercedes, ha concesso un'intervista al magazine del Corriere della Sera, "Sette". Il talentino italiano si racconta, tra presente e futuro: "Ho capito quanto sia importante ricavare tempo per me stesso. Momenti dove resto da solo nel motorhome, in un posto silenzioso dove posso switchare mentalmente, dove mi isolo".


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Antonelli: “Eliksa mi capisce. Vivere insieme? È ancora troppo presto. Il mio obiettivo…”

"Eliksa? Conosce il mio mondo, sa quanto tempo porta via. Capisce i sacrifici, quando viene in pista a vedermi è un piacere e un sostegno: si sa muovere benissimo e non mi devo preoccupare, di sicuro lei non si annoia. Vivere insieme? È ancora troppo presto. Sinner? Vorrei conoscerlo, di lui mi impressiona la forza mentale durante le partite, magari quando le cose non stanno andando bene. Quante volte ha ribaltato situazioni difficili? Senna? Gli chiederei come riusciva a superare la paura dopo un incidente, ad andare ancora più forte. Perché, quando ti capita un incidente un po’ di paura ti prende, noi piloti non ci pensiamo ma ci conviviamo. Rossi? Vorrei avere la sua capacità di circondarsi di persone giuste e riconoscere quelle davvero importanti in grado di farti rendere al meglio in pista, facendoti stare sereno".

"So che l'ultimo campione italiano di F1 è stato Ascari. Io il prossimo? L'obiettivo è quello. In Canada il primo podio è stato bellissimo, ma a dire la verità ero anche un filo deluso. Perché avevamo la macchina per vincere e ha vinto il mio compagno di squadra, George Russell. Se non avessi fatto un piccolo errore in qualifica...".
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