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Antonella Clerici: “Clessidra e lettere a mano, ecco il mio Vittorio. Per lui potrei anche…”

Antonella Clerici, intervistata da CHI, ha parlato del suo nuovo amore con Vittorio Garrone

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Antonella Clerici, intervistata da CHI, ha parlato del suo nuovo amore con Vittorio Garrone, dopo la fine del suo matrimonio: "Uscivo da una storia troppo particolare, dico la verità, avevo paura, non volevo fidarmi di nuovo. Lui è stato bravo, come sempre, mi ha regalato una clessidra antica, anche un pezzo importante – non mi ha mai regalato diamanti, come spesso dicono – lui va sempre a cercare cose significative, non è un uomo banale. Allora mi ha regalato questa clessidra, dove c’è scritto: “Noi siamo nel tempo senza tempo”, che significa: “Prenditi tutto il tempo che ti serve”».

 UNA SVOLTA D'AMORE - «Che poi mi ha scritto delle lettere, tutte a mano, come una volta, da perdere la testa. Vittorio è un uomo moderno, ma anche d’altri tempi. Ed è collaborativo, cerca sempre un modo per aiutarmi, mai per complicarmi la vita. Invece, in passato, ho avuto uomini in conflitto con la mia personalità: lui, no, è un uomo appagato, di successo nel suo campo. Ed è incuriosito dal mio. E poi è intelligente nel senso latino, sa capire dentro le cose. Per lui potrei decidere di cambiare la mia vita, rallentare nel lavoro, perché no? Deciderò a giugno».

L'INCONTRO - «Un’amica, pensi. Ci sono delle amiche che ti possono dare una mano, non tanto per gli appuntamenti al buio, ma pure per quelli... È la mia dietologa, è molto discreta, intendiamoci, ma mi parlava sempre di quest’uomo che aveva in cura, è molto psicologa».

È Evelina Flachi, giusto?

«Sì, è Evelina: lei, ma sarà stato quattro anni fa, un giorno mi ha detto: “Ma sai Antonella che ho incontrato un uomo che sembra il tuo specchio? È solare come te, gioioso, però, è un uomo con dei valori”. Me l’ha detto per fare una chiacchiera, perché io allora avevo la mia situazione e Vittorio pure. Poi, quando lui si è separato e io anche, quindi liberi e belli tutti e due, un giorno lui era a Roma, ed Evelina mi dice: “Andiamo a cena, così ti presento quest’uomo così carino?”».

E così siete andati a cena, voi due, con la dietologa, non suona così romantico, sa?

«Vittorio mi ha detto poi che per lui è stato un colpo di fulmine, che avrebbe inseguito il mio taxi quella sera stessa».