La perdita di un bambino dopo cinque mesi e mezzo di gravidanza, il rapporto con Renzo Arbore e con Jerry Calà, "l'amore della vita" Nicola Carraro, e la lunga carriera in televisione. Mara Venier si racconta a tutto tondo in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera.
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Mara Venier: “Jerry Calà ironico e infedele. Mi tradiva e tornava. Era geloso di Arbore”
Con Renzo Arbore la conduttrice di Domenica In ha avuto una lunga relazione e ha condiviso un grande dolore. "Sì - dice - è stato un grandissimo dolore", alludendo proprio alla perdita del piccolo. Renzo Arbore e Jerry Calà sono stati le due grandi passioni prima dell'incontro con Carraro: "Con Jerry si rideva tanto. Era ironico e infedele. Se ne andava e tornava. Mi tradiva - racconta - e poi si ripresentava come se niente fosse. Io ero per lui una mamma che lo perdonava sempre". Era geloso? "Solo di Renzo".
Ma Arbore sarebbe venuto dopo. "Sì, ma con Renzo c’era stata una storiella, anni prima. Jerry diventava matto quando sentiva nominare Arbore. Per farlo ingelosire facevo telefonare a casa nostra da un amico che sapeva imitare la voce di Renzo. Calà andava a rispondere e lo vedevo diventare verde". E così tornava da lei. "Poi con Renzo ci mettemmo insieme sul serio. Jerry non l’ha mai digerita". Era il 1986. L’anno dopo 'Quelli della notte', trasmissione leggendaria. "Ma negli anni della nostra storia - dice - non avevo in mente di fare la televisione, anzi. Restavo sempre un passo indietro. E poi non sopportavo le Ragazze Coccodè, quelle di 'Indietro tutta'".

Ora, però, nella vita della Venier, c'è solo Nicola Carraro: "Nicola è il vero grande amore della mia vita. Ci fece incontrare Melania Rizzoli, combinò tutto lei, però in questa storia c’entra anche Edwige Fenech", afferma, sottolineando anche con forza: "Oggi per me esiste soltanto mio marito. Con Renzo, certo, ci siamo lasciati amandoci. Ci siamo lasciati perché ci eravamo allontanati, non perché l’amore fosse finito. Per anni, dopo la rottura, lui non ha voluto vedermi. Oggi ci parliamo".
Venier si sofferma anche sulla sua carriera da vera e propria mattatrice della televisione, arrivata ora alla sua diciassettesima 'Domenica In'. Di come per lei si aprirono le porte del contenitore domenicale di Rai1, racconta: "Luca Giurato che conduceva 'Domenica In', nel 1993, 'diede un’intervista al Corriere della Sera: 'Mi piacerebbe lavorare con Mara, quella ragazza molto brava, con delle belle gambe' dichiarò. La cosa mi sorprese. Prima di allora avevo lavorato poco in televisione", ricorda la Venier che aggiunge: "Affiancai Giurato e cominciò l’avventura. Io sono cresciuta in Rai, appartengo alla Rai", ribadisce Venier che ammette: "Certo, è anche vero che con quello che ho guadagnato nei pochi anni trascorsi a Mediaset mi sono comprata questa casa", (dalla terrazza nel ghetto si vede tutta la città, dal Cupolone al Gazometro). Silvio Berlusconi, che la voleva anche sindaca di Venezia, "mi corteggiò a lungo per farmi trasferire a Mediaset". Mentre don Mazzi, per anni parte della sua 'Domenica In', la bacchettava sull'abbigliamento. "Mi sgridava quando vedeva un bottone aperto sul davanti', ricorda.
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