golssip gossip calcio Ziliani: “Sky, stagisti licenziati? Quanta ipocrisia. Ai tempi di Controcampo io e Piccinini…”

gossip

Ziliani: “Sky, stagisti licenziati? Quanta ipocrisia. Ai tempi di Controcampo io e Piccinini…”

Redazione Golssip
Il giornalista sportivo sul tema degli inviati tifosi dopo la vicenda dei due stagisti di Sky

Paolo Ziliani ha fatto riferimento all'esultanza in occasione del gol dell'Inter dei due stagisti di Sky durante una diretta. Il giornalista sportivo ha diversi interrogativi: "Ma Sky Sport che caccia due stagisti per un'esultanza fuori onda è la stessa tv che fu sponsor della Juve e house organ ai tempi di CR7, che licenziò Adani, la tv di Marocchi, Mauro e Ilaria D'Amico?". E poi ancora: "Quanta ipocrisia dietro il licenziamento dei due aspiranti giornalisti: il direttore Ferri chiede sobrietà e imparzialità ma dimentica decenni di narrazione pro Juve con tratti a dir poco fantozziani".

L'aneddoto a Controcampo

—  

"Ho lavorato per quasi 30 anni a Mediaset - con la qualifica prima di caposervizio e poi di caporedattore - come ideatore, autore e curatore di tanti programmi sportivi (Calciomania, L’Appello del Martedì, Controcampo, Guida al Campionato, la Tribù del Calcio): conosco quindi bene il mondo delle tv sportive e so di cosa parlo. So ad esempio che ai tempi di Controcampo, in accordo con Sandro Piccinini, che del programma era anche ottimo conduttore, andammo un giorno dal direttore Ettore Rognoni a chiedergli di interrompere e troncare l’usanza di avere come inviati fissi al seguito delle grandi squadre giornalisti tifosi di quelle stesse squadre. Come già ebbi modo di raccontare in un mio precedente articolo, la redazione sportiva di Mediaset aveva ai tempi Carlo Pellegatti inviato fisso sul Milan, Gianni Balzarini inviato fisso sulla Juventus e Antonio Bartolomucci inviato fisso sull’Inter. Colleghi bravissimi, sia chiaro, ma che essendo e apparendo tifosi dei club di cui erano al seguito erano i meno indicati - a nostro parere - a informare e riferire sui fatti & misfatti delle squadre per cui palpitavano. La nostra proposta creò a Ettore Rognoni notevole imbarazzo: ma venne accettata e quindi - nel corso di un breve incontro redazionale appositamente convocato -, venne comunicata ai diretti interessati e a tutta la redazione. Ci fu chi la prese malissimo andando quasi in crisi esistenziale. E a dire il vero, e per la cronaca: dopo pochi mesi tutto tornò come prima. Troppo forti le resistenze trovate; troppo comodo (per Mediaset nel suo rapporto con Milan, Juventus e Inter e viceversa) tornare a viaggiare sui binari conosciuti che mettevano tutti al riparo da eventuali, possibili, spiacevoli scossoni. Per dire le cose come stanno: per Sandro Piccinini e il sottoscritto quella fu una vittoria di Pirro", racconta Paolo Ziliani nella sua NL. "Perché ho raccontato questo? L’ho fatto per ribadire che le dinamiche e i modi di funzionare delle redazioni sportive sia nei giornali che nelle tv mi sono perfettamente chiari. Gigli immacolati non ce ne sono: e anche quando ti metti di impegno e sei convinto di averne trovato uno, te lo ritrovi appassito in mano il giorno dopo", ha spiegato il giornalista sportivo.