La Nazionale italiana, scesa in campo ieri contro Israele, ha vinto ma non convinto. Più precisamente, non ha convinto tutti gli addetti ai lavori che nella prestazione hanno intravisto elementi positivi ma anche lacune da colmare. Paolo Ziliani, nella sua newsletter, ha cercato di risalire alle colpe originarie: "L'Italia vista ieri vi è sembrata orribile e pensate che la colpa sia di Gattuso? Beh, Gattuso è stato scelto da Buffon: che a sua volta è stato scelto da Gravina. E se gli stilisti sono questi...".


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Ziliani: “Italia orribile? Non è colpa di Gattuso. È stato Buffon a dare l’ok a Gravina per…”

Il punto di Ziliani
—Si parte da un presupposto. L’Italia, oggi, occupa il 10° posto nel Ranking FIFA. E Ziliani punta il dito contro la macchina dirigenziale della Nazionale, soffermandosi sugli uomini di Gravina. Di Gigi Buffon, per esempio, sottolinea la mancanza di un vero e proprio curriculum che comunque lo ha portato a diventare "suo braccio destro e a tutti gli effetti deus ex machina nonché art director della Maison Italia (leggi Casa Italia)". Il giornalista sportivo aggiunge: "È stato lui, Buffon, a dare a Gravina l’okay per l’allontanamento di Spalletti dalla panchina azzurra; ed è stato lui, Buffon, a convincere Fra’ Gabriele che l’uomo che avrebbe riportato l’Italia in paradiso era Rino Gattuso. Cui ha subito affiancato una badante, pardon, un assistente dedicato nella persona di Leonardo Bonucci, anche nel suo caso non si sa in base a quali misteriose competenze; e accanto al quale lui stesso troneggia in panchina con tanto di abbraccio a favore di telecamere al momento dell’inno di Mameli, inno che Buffon canta ad occhi chiusi tenendo stretto il c.t. come a significare al mondo: nessuna paura, ci sono io a fianco di Rino, e per sicurezza c’è anche il mio amico Leo". Ziliani assolve Gattuso perché "chiamato a svolgere un lavoro improbo tra dilettanti allo sbaraglio di questa portata". E conclude: "Che l’Italia vada al Mondiale oppure no, la realtà è che fare il tifo per gli azzurri è diventato maledettamente complicato".
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