IL mercato della Juventus si è chiuso con due colpi: Openda dal Lipsia e Zhegrova dal Lille. In uscita Nico Gonzalez all’Atletico Madrid. Scrive Paolo Ziliani, ricapitolando gli acquisti dei bianconeri e i giocatori che continuano a pesare sul bilancio in maniera significativa, che c'è "grande curiosità rispetto a quel che accadrà al club bianconero quando a fine stagione, come tutti i club impegnati nelle competizioni europee, si presenterà davanti all’organismo di controllo del bilanci dell’UEFA, il CFCB, per presentare i propri conti che l’ente di Ceferin pretende siano rispettosi delle regole del Fair Play Finanziario in vigore dal giugno 2022".


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Ziliani mette in guardia i tifosi della Juve: “In difficoltà con il FPF: ecco cosa rischia”

A sottolineare l'importanza del tema è stato lo stesso Damien Comolli, il nuovo general manager bianconero che non più tardi di qualche giorno fa aveva dichiarato alla rivista francese “Onze”: “Dobbiamo fare molta attenzione ai nostri soldi, soprattutto per le regole del fair play finanziario. Sappiamo che avremo problemi con i conti nel 2025/26 e soprattutto nel 2026/27, quindi dobbiamo stare attenti a come spendiamo ogni singolo euro”. Ziliani prosegue sottolineando: "La Juventus è in grave difficoltà rispetto al rispetto - scusate il gioco di parole - del Fair Play Finanziario. In particolare di una delle tre regole: quella che consente ai club una perdita massima in tre anni di 60 milioni complessivi. Le regole del FPF (“Club Licensing and Financial Sustainability Regulations”) sono in vigore, come detto, dal giugno 2022. Ma come ho già avuto modo di scrivere un’infinità di volte, la Juventus ha chiuso il bilancio 2022-23 con una perdita di 123,7 milioni, il bilancio 2023-24 con una perdita di 199,2 milioni (e fanno 322,9) ed è già certo che anche il bilancio 2024-25, essendo la situazione completamente sfuggita di mano a Giuntoli e a chi doveva supervisionare, verrà chiuso in casa Juve in ulteriore perdita. Se a tutto ciò aggiungiamo che per ammissione dello stesso Comolli (“Sappiamo che avremo problemi con i conti nel 2025/26 e soprattutto nel 2026/27”) la stagione da poco iniziata è già a rischio rosso e la prossima lo sarà ancora di più, non si vede come la Juventus possa presentarsi al CFCB, l’ente che controlla i conti su mandato dell’UEFA, speranzoso di mostrare una perdita triennale non superiore ai 60 milioni di massimo consentito. Al 30 giugno prossimo il rosso accumulato da Madama negli ultimi tre anni si aggirerà infatti tra i 400 e i 450 milioni, il che significa sei o sette volte il limite concesso. E nemmeno vendendo Yildiz a 100 milioni la situazione migliorerebbe: per rientrare nel range di sicurezza di Yildiz da vendere a 100 milioni ce ne vorrebbero quattro".
IL RISCHIO
"La Juventus, che non più tardi di due anni fa, sempre per illeciti riguardanti irregolarità a bilancio, venne squalificata per un anno dalle coppe, è dunque a forte rischio sanzioni; che a seconda del numero e della gravità delle infrazioni commesse vanno dalla multa (ma qui siamo davanti a un Everest di trasgressioni) al divieto di utilizzo di giocatori, alla limitazione della rosa di prima squadra; da un tot di punti di penalizzazione fino all’esclusione dalle coppe. E qui occorre fare attenzione perché essendo la Juventus recidiva, il rischio che corre è quello di incorrere in una sanzione aggravata", conclude Ziliani.
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