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Getty Images
"Quando lo vedo non vedo un uomo ma un serpente". A distanza di anni dall'addio al calcio, Yaya Touré è tornato a parlare del suo rapporto con Pep Guardiola, il tecnico che ha avuto prima al Barcellona e poi al Manchester City. L'ex centrocampista, nel corso di un'intervista al canale Zack su Youtube, indica proprio l'allenatore come il responsabile del suo addio al club inglese.
«Mi ha umiliato. Mi disse rimani con noi, mi servi. Sei importante per la squadra, ma poi mi lasciava a marcire in panchina», ha raccontato l'ex calciatore. Ed è tornato su quando era il suo allenatore al Barcellona.
«Per un anno ho giocato pochissimo, ho deciso di andare via (e si è trasferito al Manchester City), ma dopo aver brillato ai Mondiali 2010 mi chiamò e mi disse che mi voleva al Barcellona. ‘Devi tornare, è importante'. Mia moglie mi disse: ‘Vuoi ascoltare queste sciocchezze? Ti ha trattato come uno spreco e ora vuole che resti? Andiamocene a Manchester, non è un uomo, è cattivo'. Lei lo vedeva come una persona negativa».
(Fonte: fanpage)
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