Dal 15 maggio è disponibile su Netflix Baila, Viní, il documentario che ripercorre la carriera e la vita personale di Vinícius Júnior, attaccante brasiliano del Real Madrid. Un progetto che racconta un ritratto a tutto tondo del giocatore classe 2000. Ma contro il documentario e contro Netflix si è schierato il Valencia, per presunte inesattezze riportate.


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Netflix lancia il documentario su Vinicius, il Valencia minaccia azioni legali: ecco perché

Il Valencia minaccia azioni legali per quelle che ha definito "falsità" in un documentario Netflix sul giocatore e sugli insulti razzisti rivoltigli allo stadio del club spagnolo due anni fa. Il Valencia ha affermato che un documentario lanciato di recente accusa erroneamente un folto gruppo di tifosi del Valencia di aver pronunciato cori razzisti contro l'attaccante del Real Madrid in una partita di campionato del 2023. Il club ha chiesto un'immediata rettifica da parte della casa di produzione del documentario. I rappresentanti di Vinícius hanno dichiarato martedì che la richiesta è rivolta a Netflix e ai produttori del documentario, e che il giocatore non ha nulla a che fare con la vicenda. Una richiesta di commento inviata a Netflix non ha ricevuto risposta immediata. Il documentario include un video sui social media che mostra quella che sembra essere una grande folla allo stadio Mestalla che canta contro Vinícius. Il video contiene la parola "mono", che in spagnolo significa scimmia, nei sottotitoli. Ma il Valencia sostiene che i tifosi stessero in realtà cantando "tonto", che in spagnolo significa "sciocco". "A causa dell'ingiustizia e delle falsità contro i tifosi del Valencia, il club ha chiesto alla casa di produzione del documentario un'immediata rettifica scritta in merito agli eventi del Mestalla, che non corrispondono alla realtà. La verità e il rispetto per i nostri tifosi devono prevalere. Il Valencia si riserva il diritto di intraprendere azioni legali", ha pubblicato il club in un comunicato su X.
(Adnkronos)
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