In una lunga intervista concessa a l'Equipe Magazine, Kylian Mbappé è tornato sul caso di Stoccolma quando il suo nome era stato citato tra i sospettati di un'inchiesta per strupro aperta dalla Procura nella capitale nell'ottobre 2024. Un'inchiesta chiusa a dicembre per mancanza di prove e da parte degli inquirenti il nome del giocatore non è mai stato fatto. «Non sono stato nemmeno coinvolto. È stato solo triste vedere tutti buttarsi a capofitto su un argomento così serio come se fosse una bistecca. Capita a troppe donne, purtroppo, perché ci si butta a capofitto in certe cose per avere titoli e articoli. Nessuno si è preso la briga di chiedere cosa fosse successo alla potenziale vittima», ha sottolineato il giocatore del Real Madrid.


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Mbappé: “Il caso della violenza? Mai stato coinvolto. Ma per le donne…”

«Sapevo che mi sarei rialzato perché non ero coinvolto, la polizia non mi ha mai chiamato, il mio nome non è mai stato menzionato. Sapevo fin dall'inizio che sarebbe andato tutto bene, ma è complicato. Soprattutto per le persone a te vicine, a maggior ragione per le donne. Che ti piaccia o no, quando lo racconti, senti che nell'espressione del volto dell'altra persona, sta pensando: e se ci fosse l'1% di possibilità che abbia fatto qualcosa? Mi ha fatto male», ha aggiunto l'attaccante francese.
Nello stesso numero ci sono le parole della mamma del calciatore, Fayza Lamari: «È stato un momento davvero difficile. La cosa straordinaria di questo episodio è che non è mai stato convocato dalla giustizia svedese o francese. Quindi sono rimasta un po' sorpresa che l'intera stampa francese abbia mandato lì dei giornalisti», ha sottolineato.
(Fonte: Le Parisien)
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