golssip gossip calcio Marcos Llorente: “Dieta paleolitica e no agli occhiali da sole. Scie chimiche? Mi preoccupano”

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Marcos Llorente: “Dieta paleolitica e no agli occhiali da sole. Scie chimiche? Mi preoccupano”

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Il centrocampista dell'Atletico Madrid ha parlato delle sue abitudini e del suo stile di vita che fa tanto discutere

Passeggiate a petto nudo in pieno inverno, luci rosse in casa, occhiali con lenti gialle o rosse a seconda del momento della giornata e del luogo nel quale ci si trova, dieta paleolitica, digiuno notturno. Lo stile di vita e le abitudini di Marcos Llorente hanno attirato curiosità, interesse e anche perplessità. Il centrocampista dell'Atletico Madrid ne ha parlato nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "La Terra? Rotonda, o sferica. Non sono un terrapiattista. Non l’ho mai detto però qualcuno me l’ha attribuito perché ho abitudini diverse dagli altri”.

Però la preoccupano le scie chimiche.

"Chiaro".

Davvero pensa che siano aumentate e abbiano un effetto negativo?

"Assolutamente, ma non sono qui per convincere nessuno".

Lei rifugge dalle creme e difende i benefici apportati dalla luce del sole. Non ha paura delle conseguenze negative di cui tanto si parla?

"No, per niente. Il cancro alla pelle può colpire chi si espone al sole come chi vive in una grotta. Io non vedo una relazione diretta. Mi preoccupano più le lampade a raggi ultravioletti che usano o usavano tante persone, quelle si che sono pericolose, la luce naturale no. Io prendo il sole senza protezione da 20 anni, e mio padre da 40".

È contrario agli occhiali da sole.

"Esatto. È chiaro che se ti metti a fissare il sole ti friggi gli occhi, ma se giri senza occhiali da sole per i tuoi occhi sono solo benefici".

Difende la dieta paleolitica, e quindi mangia carne. Altro elemento sul quale c’è un acceso dibattito.

"Chiaro. Il problema non è la mucca, ma ciò che mangia. Se si alimenta con erba in un campo all’aria aperta non ci sono problemi. Se mi offri una carne iper processata da 2 euro al chilo non ci siamo, ma non si può mettere tutto sullo stesso piano".

In tutto questo pur difendendo i suoi principi si adatta alla vita degli altri, giusto?

"Chiaro. In ritiro, qui in nazionale o con l’Atletico, non è che posso mangiare quando voglio io o solo ciò che voglio io. Si può cenare dopo il tramonto. Ci vuole equilibrio, perché è l’unica via alla felicità. Diciamo che io seguo il mio stile di vita 300-310 giorni all’anno. Poi ci sono momenti per festeggiare, per divertirsi e non bisogna diventare pazzi".

La sorprende che le sue dichiarazioni facciano tanto rumore?

"No. Io ho le idee chiare e seguo il mio cammino. Se qualcuno è interessato, a disposizione. Altrimenti che segua la sua strada. Il problema è che ciò che dico va contro ciò che ci hanno sempre detto e la cosa da fastidio, ma ripeto, non è un problema mio".