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Diogo Jota, erano stati i medici a sconsigliargli di volare. Era diretto al traghetto

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Avrebbe dovuto riprendere ad allenarsi lunedì e stava per chiudere le sue vacanze in Spagna viaggiando in macchina verso Santander quando lui e suo fratello hanno fatto l'incidente mortale

"Erano stati i medici a sconsigliargli di volare". Così il Corriere della Sera spiega perché Diogo Jota e il fratello André si trovavano in auto nella provincia di Zamora in Spagna. Stavano andando al Porto di Santander dove avrebbero preso il traghetto che li avrebbe portati al Sud dell'Inghilterra dove lunedì avrebbe cominciato gli allenamenti col Liverpool.

Si era sottoposto ad un intervento ai polmoni e gli era stato sconsigliato di volare. "Il suo viaggio in macchina si è però interrotto per sempre al chilometro 65 dell’autostrada A-52, quando la Lamborghini Huracan è uscita di strada durante un sorpasso a causa dello scoppio di uno pneumatico", spiega ancora il quotidiano sulla dinamica dell'incidente.

"Dopo lo schianto, l’auto è stata avvolta dalle fiamme, che si sono estese alla vegetazione circostante, provocando un incendio che i vigili del fuoco hanno faticato a spegnere. Per i due fratelli, che erano legatissimi, non c’è stato nulla da fare. Fonti della Guardia Civil, riprese da «El Pais» , riferiscono che la Lamborghini, presa a noleggio, viaggiava probabilmente a una velocità superiore al limite, 120 chilometri orari in quel tratto", si legge ancora sui rivelamenti fatti dalle forze di Polizia.

(Fonte: Corriere della sera)