In una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello SportDiletta Leottaha raccontato la sua passione per il calcio e per il suo lavoro. La conduttrice di DAZN domani sarà in studio con il programma dedicato alla Serie A della domenica sera. «Io la Regina del calcio italiano? Forse mi definirei “Regina di Cuori” visto che racconto quell’amore infinito che in Italia chiamiamo calcio. Mi ritengo una tifosa privilegiata perché ho la fortuna di vivere la Serie A da vicino. E nonostante il passare degli anni riesco ancora a emozionarmi», ha detto.


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Diletta Leotta: “Io tifosa privilegiata. Karius? Ci unisce l’amore. Un altro figlio…”

Il programma che Diletta condurrà si chiamarà 'Fuoriclasse – powered by Haier Tv' per l'analisi del post partito e con lei ci saranno Bobo Vieri e Massimo Ambrosini che si alteranno ad altri ex calciatori durante la stagione.
«Se dieci anni fa avrei mai pensato di arrivare così in alto? Onestamente no. L’obiettivo era condurre un programma come succederà da domani e avere anche una famiglia, però erano due sogni. La vita ti sorprende sempre, se ci credi e non molli mai. Per le donne è più difficile nel calcio? Dazn ha sempre valorizzato il ruolo femminile. Davanti e dietro le telecamere. Siamo una famiglia nella quale viene data voce al talento, indipendentemente dal genere. Per carattere gioisco dei successi delle altre e sono una pro-donne. Dovremmo supportarci a vicenda: vivremmo in un mondo perfetto, ma un po’ di competizione è normale. Tantissime giornaliste e conduttrici sono brave e hanno talento. Non mi fate però fare classifiche, vi prego. Se essere bellissima mi ha aiutata? L’immagine è importante, ma la preparazione e la capacità di raccontare gli eventi lo sono di più. Ho sempre puntato sull’amore per il mio lavoro e sulla professionalità. Accanto ai libri di diritto civile e penale che usavo all’università (è laureata in giurisprudenza, ndr), ora a casa ho i libri sul calcio. Ho studiato e penso di aver convinto sia nella forma sia nella sostanza», ha spiegato.

La conduttrice ha parlato alla rosea anche del rapporto con il marito, il portiere Loris Karius: «Entrambi viviamo nel mondo del calcio e quando siamo insieme è inevitabile parlarne, ma abbiamo tanti altri argomenti: da nostra figlia Aria, alle mille passioni che condividiamo, passando per i nostri amici e i viaggi da fare. Lui è un manuale vivente di calcio, ma non glieli chiedo: mi bastano quelli dei miei colleghi. Se è difficile stare insieme a lui che lavora in Germania? Non difficile, impegnativo, per la distanza serve pazienza, ma ci unisce l'amore. Sarebbe bellissimo vederlo giocare in Italia».
E poi ancora: «I social sono uno strumento potente, ma che ti espone a critiche. Cerco di guardare solo i commenti costruttivi e restare fedele a me stessa. Il cinema Mi affascina, lo ammetto. La musica? Sotto la doccia mi sento Beyoncé (ride, ndr), ma il canto non è una delle mie doti. Non l’ho studiato e non sono un soprano, anche se la musica mi piace e da dieci anni la racconto su Radio 105. Se mi chiedessero di condurre Sanremo? Dire di sì, senza pensarci due volte. Mi racconterei in maniera diversa rispetto a come ho fatto nel 2020. Sogni nel cassetto? Un programma all'estero, crescere insieme alla famiglia, portare Aria allo stadio e sentirla dire: “Mamma, sono orgogliosa di te”. Ah dimenticavo, sogno pure di diventare presidente di una squadra di calcio. Un altro figlio? Vengo da una famiglia super numerosa e conosco i benefici di avere fratelli. Quindi perché no?», ha concluso sulla sua vita privata.
(Fonte: gazzetta.it)
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