“Pressioni enormi e cattiverie”: Cristian Totti rinuncia al calcio

Cristian Totti dice basta al calcio. Lo scrive il quotidiano La Stampa: "A soli 19 anni, abbandona il sogno di diventare calciatore. Andrà a lavorare nella Soccer School di papà Francesco e continuerà a fare gol per divertirsi". Dietro la scelta del figlio maggiore dell'ex capitano della Roma, nato dal matrimonio finito con Ilary Blasi, ci sono "pressioni enormi e cattiverie sparse".

"Magari senza il peso del cognome staremmo raccontando la storia di ragazzo consapevole di non essere un fenomeno eppure felice della propria dimensione, piccolo eroe di provincia senza rimpianti. Tra Serie C e B poteva starci, e non lo diciamo noi, ma Marco Amelia, suo ultimo tecnico all’Olbia, in D, campione del mondo 2006 giusto per ricordare che di pallone sa. Amelia stesso denuncia su La Nuova Sardegna le pressioni, rileva come sulle valutazioni abbia inciso l’esser figlio di Totti. A 19 anni vuoi divertirti, emozionarti, prendere il bello del calcio minore che vive di passione, ma come puoi se da te pretendono sempre il massimo o ti giudicano raccomandato per pregiudizio? Non solo", si legge ancora sul quotidiano torinese che riprende quindi quanto detto dal tecnico al giornale sardo.

Ci sono anche gli hater dei social che demoliscono le persone senza preoccuparsi mai delle conseguenze. Al debutto con l'Olbia il giocatore era stato fischiato e insultato sui social "perché grasso". Forse aveva qualche kg in più "ma se non si fosse chiamato Totti chi si sarebbe accanito? Ha lasciato il calcio, una vetrina scomoda. Ha barattato un sogno con la tranquillità", chiude il giornale su un mondo spietato come quello del calcio.

(Fonte: La Stampa)