00:24 min
golssip gossip Seredova: “Un caffé con la D’Amico? Tanto non diventeremmo amiche. Rifiutati 100.000 euro per…”

gossip

Seredova: “Un caffé con la D’Amico? Tanto non diventeremmo amiche. Rifiutati 100.000 euro per…”

Redazione Golssip
Alena si toglie qualche sassolino dalla scarpa nella lunga intervista ai microfoni di Oggi

Alena Seredova si è raccontata ai microfoni di Oggi. L'occasione si è presentata grazie ad un servizio fotografico con la piccolina di casa, la figlia Vivienne. La famiglia della modella è in vacanza a Forte dei Marmi. Ecco come Alena ripercorre l'inizio della sua storia d'amore con Alessandro Nasi, il suo secondo e attuale marito. "Non mi ha conosciuto in un momento facile? Io penso che un uomo che corteggia una donna e quando stanno insieme questa donna piange a dirotto per l'ex marito, è un uomo coraggioso e di enorme pazienza. In più Ale non capiva la situazione perché non era un "gossiparo"."

È vero che sua madre Jitka le disse: "Alena, non ti prenderà più nessuno?

"Lo pensavo anch'io. Avevo una paura fottuta che qualcuno s'accostasse solo per farsi paparazzare con me. Ero inavvicinabile: a Torino mi chiamavano Doberman. Non uscivo mai e Jitka diceva: "O ti fidanzi col postino o resterai zitella". Replicavo: "Cosa faccio, mamma, vado a prendere il caffè al bar da sola?". Un lato del mio carattere, l'impulsività, è stato come spianato. Io di solito faccio pum! pum!: scatto, grido e poi mi passa. In quei momenti mi sono focalizzata sul benessere dei miei figli. Mi hanno offerto 100 mila euro per raccontare tutto in un'intervista. Ho rifiutato. Ed è la cosa più bella che ho fatto: a quest'ora, su Internet i miei figli avrebbero trovato cose poco carine dette dalla loro mamma".

Non ha provato a dissuadere il figlio Louis dal fare il calciatore? Con quel cognome...

«Gli ho solo presentato i pericoli. A marzo sono stata al suo esordio tra i professionisti, col Pisa. A La Spezia, in una partita cruciale per salire in serie A. È entrato dalla panchina, è stata un'emozione pazzesca. Solo che quello a fianco a me in tribuna si è alzato e ha gridato:

"Carrarino di merda! (Gigi Buffon di Carrara, ndr)". lo gli ho toccato il braccio e gli ho sussurrato: "Scusi, guardi che il ragazzo è di Torino". E lui: "Però il padre è di Carrara!". E io, sempre dolce: "E cosa c'entra il ragazzo? Il ragazzo è di Torino". E lui: "Sì, però il padre non mi è simpatico!". E io: "Siamo in due!"».

È felice con Nasi, ha una famiglia bellissima: la ferita non si è rimarginata?

«Io ho una cicatrice sul corpo, come quando fai un incidente: mica sparisce. Con l'altro nucleo non ci frequentiamo. Non credo che per i bambini sia sano vedere il papà prima con mamma, poi con un'altra, poi tutti insieme a tavola a Natale, con la mamma e l'altra che applaudono, sorridono. Siccome anche loro si creeranno una famiglia, voglio che abbiano un altro modello, più tra-dizionale. Vivienne conosce Buffon, sa che è il papà dei ragazzi: lo chiama Gigi. Anche lei, ogni tanto, va da loro. E io ho avuto a casa Leopoldo Mattia (il figlio di 9 anni di Buffon e della D'Amico, ndr). Ma non è la situazione ideale».

Buffon ha detto: «Quando conobbi Ilaria, io e Alena eravamo in crisi». Non se n'era accorta?

«Penso che la sua crisi sia arrivata dopo. Secondo me, ma è pura intuizione, loro si frequentavano da molto tempo. Mi dispiacerebbe dire come sono andate davvero le cose perché potrei metterlo in difficoltà nella sua nuova realtà. Preferisco essere "signora" anche in questo caso».

Se la D'Amico la invitasse per un caffè?

«Non vedo la necessità. Ci troveremo tutti al matrimonio dei miei figli, basta quello. Tanto amiche non diventeremmo, siamo talmente diverse... Io Alena, se avessi avuto un figlio e mi fossi separata (come la D'Amico ai tempi dell'incontro con Buffon, ndr), e avessi dovuto cercare un compagno, non sarei mai andata nelle acque di un uomo sposato. A me piace non avere "pesi" interni che mi mangiano».

Si è pentita di aver messo da parte la carriera per la famiglia?

«Assolutamente no. Ma detesto che mi dicano: "Tu non hai bisogno di lavorare". Ho sempre lavorato molto e guadagnato i miei soldi. Sono sempre stata autonoma. In questo momento, la mia indipendenza finanziaria zoppica. Sono fortunata ad avere mio marito».

(Oggi)