Georgina Rodriguez ammette: “Non mi è mai piaciuto il calcio, a casa non ne parliamo mai”

La compagna di Cristiano Ronaldo si racconta in un documentario in programma su Netflix. In un'intervista anticipa alcune cose che non sanno di lei e della sua famiglia.

Georgina Rodriguez ha concesso un'intervista al El Pais in occasione delle attività promozionali dedicate alla sua docu-fiction, presto visibile su Netflix. Definisce Cristiano Ronaldo "un uomo molto bello e perfetto", "il miglior calciatore del mondo" e una persona "che sta molto bene finanziariamente perché ha testa e ha fatto ottimi affari". Insieme a lui ha avuto una figlia, Alana Martina, ed è incinta di due gemelli, ma nonostante molti insistano sul fatto che non sia così, per lei tutti i figli di Cristiano sono anche suoi: "Né Cristiano né io consideriamo Alana la mia unica figlia. I miei figli sono tutti e quattro e tutti e quattro mi chiamano mamma. Quello che succede è che molte cose non vere vengono pubblicate su Internet. Questa è solo una delle tante cose che la gente non sa".

Di cosa parlano Georgina e Cristiano? "Della cura dei nostri figli, dell'educazione, dei viaggi, dei progetti, degli affari". Di tutto ma non di calcio: “Il calcio non mi è mai interessato fin quando ero piccola. Ero interessata al balletto e ad andare in campagna per un po'. Ha iniziato a interessarmene in seguito perché mi interessa quello che fa il mio compagno, ma non sono una tifoso di calcio e la verità è che a casa non si parla di calcio perché non ne ho idea". Il segreto della felicità di Georgina? “Sono una persona molto positiva, più che ambiziosa o calcolatrice. La vita è molto più semplice di tutto questo e alla fine penso che le cose mi stiano andando bene perché non agisco con invidia, avidità o malvagità. Quindi, se sei fortunato, la strada ti porterà altri luoghi. Ma ovviamente sono felice e mi sento molto realizzata”. Innamorata della moda, ma non del lusso: "Per me il lusso equivale anche andare in campagna con un lenzuolo a mangiare un panino al chorizo".

(El Pais)