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Eto’o condannato a pagare gli alimenti ad una sua presunta figlia, sarebbe la quinta

L'ex giocatore dell'Inter era stato chiamato in causa da una donna conosciuta ia tempi del Leganés

Redazione Golssip

L'ex giocatore di Barcellona e Inter, Samuel Eto'o, è stato condannato lunedì a pagare una somma mensile di 1.400 euro a Erika do Rosario Neves, una ragazza di 18 anni di Madrid che rivendica la sua condizione di figlia. A deciderlo il tribunale di primo grado di Madrid che ha definito la richiesta "per alimenti provvisori", nell'udienza tenutasi mercoledì 24 luglio e alla quale l'atleta non si è presentato. La richiesta era di 5.000 euro al mese come misura precauzionale in attesa della sentenza sulla richiesta di paternità che è ancora in corso di giudizio. L'avvocato di Erika do Rosario, Fernando Osuna, ha sostenuto che la ragazza è una studentessa di Scienze della Formazione e non ha alcun mezzo di sopravvivenza perché sua madre, Adilensa do Rosario Neves, è disoccupata. Il processo di paternità si svolgerà tra ottobre e novembre. L'accusa assicura di avere diversi testimoni che possono attestare la relazione esistente tra il calciatore e Adilensa Do Rosario quando Eto'o giocava nel Leganés. Quando la donna ha scoperto di essere incinta lo ha detto al giocatore, ma Eto'o non avrebbe risposto alle sue successive telefonate o e-mail e le avrebbe detto con un messaggio di abortire. La ragazza è nata nel 1999 presso l'ospedale Alarcón Foundation di Madrid quando il calciatore giocava nel RCD Espanyol. Nel caso venisse attestata la paternità si tratterebbe del quinto figlio riconosciuto.

(AS)