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Pozzecco si racconta: “Fumavo e bevevo, ma amo il basket e non mi sono mai drogato”

Il 27 settembre esce la biografia dell’ex play azzurro, oggi tecnico di Sassari

alfa

Personaggio dentro e fuori dal campo, protagonista di una delle epoche migliori del basket italiano: Gianmarco Pozzecco, ex playmaker azzurro e attuale tecnico della Dinamo Sassari, si racconta all'interno di "Clamoroso", la sua autobiografia in uscita il 27 settembre. Ecco un estratto: "Altri invece ritengono che io sia stato semplicemente un donnaiolo discotecaro. Che sono arrivato a certi livelli solo grazie a quel po’ di talento e al classico colpo di culo. Sì, vero, non c’è stata una domenica sera in cui io non abbia fatto l’alba con un drink in mano. Spesso molto tegolo (slang per brillo, ndr). O meglio, come diciamo noi, tegolo duro. Chissà quanti di voi mi hanno visto all’Hollywood con due bicchieri in mano e la sigaretta in bocca. Ma gli altri giorni della settimana dov’ero? Quando voi uscivate a sbronzarvi di nuovo il venerdì o il sabato sera? Ve lo dico io: a casa! Nella mia vita ho bevuto? Sempre e solo quando pensavo non condizionasse un match. Da sbronzo ero capace di fumare un pacchetto di Marlboro in un paio d’ore. Ma pensate a quanto sono strano: fumo solo quando bevo. E bere mi fa schifo. Questi sono stati i miei unici vizi. Ed per questo che chi mi crede un fottuto pippatore mi fa incazzare. Io non mi sono mai drogato nella mia vita, mai. Non me ne frega una beata minchia di chi lo fa, del perché o del quanto, io non sono migliore di nessuno, ma questa cosa la posso dire serenamente: la mia droga è stata sempre fare il culo a tutti su quel parquet che fa 15 per 28".

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